-Core
Obscura
Germania
Pubblicato il 07/02/2025 da Lorenzo Becciani

Ciao Steffen, prima di tutto desidero congratularmi con te perché ‘A Sonication’ è davvero uno dei dischi metal più belli che mi sia capitato di ascoltare da tempo immemore. Nella mia testa è già un classico e non solo del genere technical death.
Grazie di cuore. Mi fa piacere sentirtelo dire.

Ho amato anche i dischi passati, ma nello specifico a mio parere sei riuscito a spingere tutti i vostri elementi ad un livello superiore. Come sei riuscito a superare un altro grande lavoro come ‘A Valedicition’?
È sempre difficile approcciarsi alla creazione di un nuovo album. In quel caso il passaggio allo Studio Fredman di Fredrik Nordstrom aveva contribuito a cambiare molto in termini di estetica. ‘A Sonication’ è semplicemente il passo successivo, con un tocco più umano, più autentico. Ho cercato un sound che appartenesse più ad una band, non troppo pulito o triggerato, e in generale ho lavorato molto sulle dinamiche, inserendo più chitarre acustiche e rendendo le parti cinematiche più luminose. Per certi versi è un disco introverso e malinconico.

Per quanto mi riguarda è un fenomenale disco metal. Non importa che si tratti di technical death o progressive death. Ci sono linee melodiche spaziali, parti intricate e mega-tecniche, stacchi acustici, rallentamenti, accelerazioni, parti brutali ecc..
Sto ricevendo un eccellente feedback da parte dei giornalisti ed in tanti mi hanno confessato di aver percepito una maggiore apertura rispetto al passato. Ho sempre saputo che avevamo molto di più da offrire rispetto alle caratteristiche più comuni dei generi che hai citato. Non è certamente semplice suonare le canzoni degli Obscura, ma l’obiettivo è comunque trasmettere grande feeling. In passato avevo registrato le parti ritmiche con una sola chitarra mentre stavolta ho usato otto chitarre diverse. In questo modo ho dato maggiore profondità a certe parti e ho reso il materiale più vario.

Quanto si è evoluta la produzione in questi anni?
Dai tempi di ‘Cosmogenesis’ tantissimo. Come ti dicevo prima un ruolo importante lo ha avuto Fredrik Nordstrom, da cui c’è solo da imparare. I suoi album funzionano sempre. Con gli Architects per esempio ha fatto qualcosa di incredibile. Amo la loro attitudine, ma anche il fatto che hanno un sacco di synth sullo sfondo. Se ascolti ‘A Sonication’ con le cuffie puoi scoprire un sacco di stratificazioni, di linee di chitarra e di linee percussive.

Cosa puoi dirmi dell’artwork?
Abbiamo di nuovo collaborato con Eliran Kantor. Intanto per mantenere un legame con ‘A Valediction’ e poi perché adoro le sue interpretazioni. Mi sono fidato ciecamente di lui e sono rimasto sorpreso da questa immagine sullo stile di ‘5150’ dei Van Halen. Trasmette fisicità ma allo stesso tempo l’idea di una fuga da qualcosa.

Sei sorpreso di quanto siano conosciuti in tutto il mondo gli Obscura in questo momento?
Sì, non avrei mai pensato di avere questo impatto con la band. Soprattutto oltreoceano. Siamo partiti da delle basi solide in Germania e poi abbiamo di volta in volta aggiunto qualcosa di differente, riuscendo ad allargare la nostra fanbase fino al resto d’Europa, il Nord America e l’Asia.

Non solo ci siete riusciti, ma lo avete fatto cambiando parecchie volte line-up. Senza volere scendere in polemiche, cosa è successo stavolta?
É triste dovere sempre ricominciare da capo, ma spesso capita di lavorare con musicisti che assumono altri impegni o hanno altre priorità, come la famiglia o un lavoro stabile.  Christian Münzner si è trasferito definitivamente in Messico mentre Jeroen Paul Thesseling, faceva fatica a suonare dal vivo e ci ha mollati a tre giorni dall’inizio del tour del 2022.

Come hai scelto i nuovi membri?
Può sembrare strano, ma ho considerato il carattere e la personalità ancora prima che la tecnica. Quando sei in tour devi essere una persona rilassata e non cadere nello stress dopo pochi giorni lontani da casa. Inoltre devi avere una certa disciplina. Quando i nuovi ragazzi sono entrati nella band i pezzi erano già scritti ma hanno apportato diversi cambiamenti. Kevin Olasz ha un suono molto diverso dal mio e di conseguenza i pezzi sono cresciuti nei contrasti.  Robin Zielhorst è un eccellente bassista della mia zona con cui avevo un progetto prog-fusion in passato e James Stewart non ha bisogno di presentazioni, per aver militato in formazioni come Decapitated e Vader. È un musicista a cui puoi chiedere molto di più che un blast beat e interpretato alcuni passaggi in modo molto diverso da come li avevo inizialmente pensati. Il disco è cambiato dal momento del suo arrivo.

‘Silver Linings’ è una fantastica opener.
É la prima canzone che ho completato per l’album. È nata su un paio di riff che eseguivo nei soundcheck del tour precedente. Prova dopo prova, ho aggiunto altre parti e sono molto orgoglioso del pre-chorus e di tutti i layers di chitarra che ci sono all’interno. È un pezzo che avrebbe potuto benissimo stare su ‘Cosmogenesis’, ma con un approccio più diretto e moderno.

Poi abbiamo la superlativa ‘Evenfall’.
Un pezzo più lento del solito, con cui cerchiamo di stupire l’ascoltatore come nel caso di ‘ Beyond The Seventh Sun’ che prosegue la tradizione dello strumentale in ogni album. Mi piace il contrasto che si crea tra ‘Silver Linings’ e ‘Evenfall’, tanto che potremmo considerarli anche un pezzo unico. In scaletta poi ci sono pezzi crudi e old school come ‘The Sun Eater’.

E ‘Stardust’, che rasenta la perfezione a livello compositivo.
Ti ringrazio. É un altro pezzo a cui ho lavorato molto, che è mutato nel tempo e che ha assunto un arrangiamento molto coraggioso. Dal vivo sarà un piacere eseguirlo. 

Hai così tanto tempo libero che sei riuscito a pubblicare un live album con i Thulcandra.
E per festeggiare l’uscita abbiamo fissato delle date in Messico. Sarà bello passare del tempo con i miei amici. È un progetto in cui credo veramente ma che mi permette di rilassarmi un po’. Gli Obscura sono una touring band con oltre cento concerti all’anno ed è chiaro che abbiano la priorità. 

(parole di Steffen Kummerer)

 

Obscura
From Germania

Discography
Retribution (2004)
Cosmogenesis (2009)
Omnivium (2011)
Akróasis (2016)
Diluvium (2018)
A Valediction (2021)
A Sonication (2025)