Quest’anno dal Giappone è arrivato meno materiale interessante del solito. I Paledusk trovano spazio in diverse playlist, le Hyper Gal hanno sicuramente catturato l’attenzione degli addetti ai lavori e ci sono state anche alcune conferme, ma nel complesso gli ultimi dodici mesi non ci hanno lasciato grandi rivelazioni Il gruppo guidato da Takuya Mishima e Wataru Yuasa si è fatto notare per progressi importanti rispetto ai primi due lavori in studio. ‘Odyssey’ è un disco metalcore, con chiare influenze americane, capace di distinguersi nel marasma generale, vuoi per i disegni melodici old school e vuoi per l’impianto ritmico diverso dal solito. Il passaggio da Ember a Arising Empire mi ha sorpreso e non sono del tutto convinto che l’etichetta tedesca sia in grado di promuovere canzoni come queste nel migliore dei modi, ma di certo la band originaria dei bassifondi di Tokyo, a cui si è aggiunto di recente un secondo chitarrista, potrà suscitare la curiosità dei seguaci di As I Lay Dying e The Black Dahlia Murder. La title track e ‘A New Chapter’ marcano la svolta sonora, caratterizzata da una produzione più essenziale, derive nel doom e nel puro hardcore e assoli di qualità. Kenta Koye dei Crystal Lake (‘Battle Cry’) e Trevor Phipps degli Unearth (‘No Turning Back’) contribuiscono ad innalzare il livello della tracklist. Niente di innovativo o eccezionale, però un album che si lascia ascoltare e che permette di staccarsi leggermente dal solito metalcore melodico che viene immesso sul mercato statunitense.