Una piccola gemma di metal estremo reazionario è stata recapitata in redazione giusto per la fine dell’anno, a ricordarci come nel movimento underground ci sia sempre un’ala più ribelle e devota alla ferocia senza alcun limite. Nati per volontà del chitarrista Paul Hodgson e del bassista Ross Duncan, in passato con Beyond Mortal Dreams (autori due anni orsono dell’intricatissimo ‘Abomination Of The Flames’) e Oath Of Damnation (fermi a ‘Fury And Malevolence’ del 2020), i Dreaming Death si muovono in costante bilico tra death e thrash, citando icone quali Morgoth, Pestilence e Possessed ma allo stesso tempo osservando con interesse le derive più attuali del genere. I due si dividono le lancinanti parti vocali, alla batteria è stato chiamato un mostro come Matt “Skitz” Sanders (Diabolical Rites, ex-Deströyer 666) e per poco più di venti minuti verrete vessati da un approccio brutale che si avvale di riff morbosi, atmosfere inquietanti, un basso viscido come l’olio da motore e percussioni gigantesche. La copertina a cura di Jenglot Hitam introduce nel migliore dei modi un mini album che non pretende di inventare nulla, ma che difficilmente finirà nella sezione più polverosa e dimenticata della vostra collezione. Le cinque canzoni, tra cui spiccano le micidiali ‘Corpse Flayer’ e ‘Necrospell’, sono state registrate e mixate da Andy Kite tra il 2021 e il 2023 e quindi ‘Sinister Minister’ non è troppo recente. La speranza è che possa uscire al più presto un full lenght della medesima caratura.