Deux Ex Volt! Spread Your Fire Angels And Demons Waiting In Silence Wishing Well The Temple Of Hate The Shadow Hunter No Pain For The Dead Winds Of Destination Sprout Of Time Morning Star Late Redemption Gate XIII
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Deux Ex Volt! Spread Your Fire Angels And Demons Waiting In Silence Wishing Well The Temple Of Hate The Shadow Hunter No Pain For The Dead Winds Of Destination Sprout Of Time Morning Star Late Redemption Gate XIII
'Temple Of Shadows' è la prova definitiva che pur perdendo una voce magnifica come quella di Andre Matos gli Angra hanno saputo continuare il proprio percorso compositivo senza compromessi e cadute di stile. Le ombre che caratterizzavano il futuro del gruppo dopo la dipartita del cantante di 'Holy Land' sono state completamente fugate dall'ottima prova di Falaschi (‘Wishing Well’) e da un Bittencourt in stato di grazia. La sua chitarra integrandosi alla perfezione con quella di Loureiro produce stacchi memorabili che si ergono possenti come le cementa di un tempio devoto agli dei (‘The Shadow Hunter’ dove riecheggiano le influenze di Satriani). Accompagnato dalle sue note e dalla chirurgica ritmica di Aquiles Priester l’album si dipana in due direzioni magistralmente amalgamate tra loro. Alcune canzoni sono degli inni power che non sentivamo da tempo (‘Spread Your Fire’ e ‘Temple Of Hate’). In altri momenti invece l’anima progressive e le aperture melodiche della band brasiliana emergono in tutta la loro grandezza fondendosi con la tradizione della loro terra (‘Angels And Demons’). Numerosi i nomi illustri chiamati a impreziosire 'Temple Of Shadows'. Si passa da Hansi Kursch dei Blind Guardian a Kai Hansen, da Sabine Edelsbacher degli Edenbridge a Milton Nascimento in un contesto che non ammette cali di tensione. ‘Temple Of Shadows’ è un affresco di totale, purissima bellezza che segna il ritorno nell’olimpo dei grandi per una band che credevamo perduta per sempre.