Mentre la carriera degli Oceans Of Slumber prosegue alla grande, è da poco uscito il bellissimo ‘Where Gods Fear To Speak’ per Season Of Mist, Cammie Gilbert ha trovato casa nella splendida etichetta indipendente svedese Icons Creating Evil Art (Ché Aimee Dorval, Lera Lynn e Louise Lemón) per dare sfogo alla sua creatività anche in veste solista. Da una parte pare di vedere una Karyn Crisis moderna, appassionata di estremo ma allo stesso tempo capace di mettere in luce le proprie qualità vocali in ambiti differenti come il southern rock o il gothic, e dall’altra è evidente una crescita esponenziale in termini di songwriting e arrangiamenti (‘Paraffin’). ‘House Of Grief’ è stato definito dall’autrice un santurario, un luogo dove le storie vivono, respirano e riecheggiano. Un rifugio dove il dolore trova sollievo e le ombre danzano con la speranza. E in questo viaggio trascendentale vi imbattete in influenze alt-pop, darkwave e country, da racconti anteguerra sussurrati sotto querce muschiate a storie d’amore narrate malate. In scaletta spiccano ‘Another Room’ e ‘Kiss Of The Moon’, ma l’intero lavoro è di uno spessore superiore alla media delle uscite di oggi e permette di scavare in una discografia che forse non avete troppo approfondito e rimanere a bocca aperta per l’estro e la profondità di un’artista, legata pure nella vita con il batterista Chris “Dobber” Beverly che l’ha supportata durante le sessioni presso i Red Room Studios di Houston, che merita palcoscenici importanti.