The Fall Of Every Season un gran bel nome, "From Below" un meraviglioso album, così potrebbe sintetizzarsi questa recensione. Siamo di fronte ad una one man band nascosta dalla figura di Marius Strand che firma questo debutto dall"alto tasso emotivo, a mio parere uno dei migliori dischi doom usciti negli ultimi anni e che si accosta come livello all"ultima sorprendente release degli Agalloch. Qui dentro troverete cinque composizioni ammalianti, capaci di coinvolgere senza mai annoiare nonostante le lunghe durate dei pezzi. Il mix proposto non è originalissimo, le influenze sono tutte riscontrabili facilmente, ma l"amalgama è di quelli che raggiungono quasi la perfezione. Pensate un attimo ad una jam session tra i primissimi Katatonia e tutta la corrente doom-death inglese dei primi anni "90, ma soprattutto mischiate questi ingredienti con una voce sia clean che growl in perfetto stile Michael Akerfeldt, poi unite insieme stacchi acustici e chitarre soliste alla Opeth. L"andamento delle composizioni predilige la lentezza, quindi sono sempre i ritmi doomeggianti a farla da padrone, da ricordare anche due stupende canzoni acustiche che suonano come intermezzi decisamente ispirati. In definitiva un gran bel debutto, consigliatissimi!!!