Precambrian
The Ocean
Metal Blade
Songs
Disc: 1
1. Hadean
2. Eoachaean
3. Paleiarchaean
4. Mesoarchaean
5. Neoarchaean
Disc: 2
1. Siderian
2. Rhyacian
3. Orosirian
4. Statherian
5. Calymmian
6. Ectasian
7. Stenian
8. Tonian
9. Cryogenian
Songs
Disc: 1
1. Hadean
2. Eoachaean
3. Paleiarchaean
4. Mesoarchaean
5. Neoarchaean
Disc: 2
1. Siderian
2. Rhyacian
3. Orosirian
4. Statherian
5. Calymmian
6. Ectasian
7. Stenian
8. Tonian
9. Cryogenian
Le parole di Robin Staps di The Ocean sono: “Please try to absorb this album in its entirety - artwork, lyrics and music is one, and each song only unfurls its full meaning in the context of all other songs and art on the album. Precambrian is our stance against myspace-induced volatileness and transience, against the postmodern notion of music as unseizable data, against a perception of music in terms of how much space it takes up on your hard-drive... it is an album for people who still believe in the idea that an album can be more, and should be more, than the sum of its tracks”. Questa non è solo una dichiarazione programmatica, ma è una concezione della vita, nel momento in cui essa si interseca con la musica, che sottoscrivo nella maniera più incondizionata. É da tempo che mi batto affinché una simile visione torni a prevalere tra coloro i quali hanno a cuore le sorti della musica, ascoltatori, discografici, appassionati e addetti ai lavori, perché non si può e non si deve ridurre l’arte a una mera questione commerciale, di puro intrattenimento e accettazione superficiale, come ormai avviene all’interno della società contemporanea e per una fetta sempre più ampia di popolazione. Poi ci sta tutto il resto, ma non deve essere anteposto al suono nella sua essenza più pura e veritiera. Sono quindi estremamente grato a The Ocean per aver esternato un simile pensiero, sperando che possa servire a scardinare l’assuefazione collettiva entro cui si è incanalato il mondo (inteso come somma di persone). Quale ulteriore evidenziazione del concetto è stato scelto un titolo come ‘Precambrian’, con riferimento al Precambriano, l’era geologica precedente al Paleozoico e che si compone di Adeano, Archeano e Proterozoico (al cui interno troviamo Paleoproterozoico, Mesoproterozoico e Neoproterozoico). E queste sono anche le sezioni, distribuite in due CD, in cui è suddiviso l’album, per un totale di quattordici brani, grazie ai quali la band di Berlino si impone con un sound dalla molteplice identità, magistralmente orchestrato nelle diverse parti, arricchito da sezioni di archi, elettronica, strumenti a fiato, campionamenti e inserti stilistici differenti che lo arricchiscono oltre ogni suggestiva ipotesi e aspettativa. Con il supporto di musicisti (26 in totale quelli che hanno suonato sul disco) della Berlin Philharmonic Orchestra, Old Man Gloom, Converge, Integrity, Breach e Textures, The Ocean hanno edificato un percorso sonoro descrittivo atto a raffigurare le fasi evolutive del Precambriano, con una parte iniziale più brutale e viscerale e una, la più cospicua, relativa al Proterozoico, che occupa per intero il secondo CD, dove le dinamiche sono ai massimi livelli. Tra neoclassico, metal apocalittico, post-core progressivo, avant rock denso, stratificazioni multiple, espressionismo drammatico ed epico e testi influenzati da Lautréamont e dai suoi ‘Canti Di Maldoror’. Un azzeramento ipotetico dello stadio (terminale) raggiunto dall’uomo e un ritorno laddove tutto ebbe inizio, per riuscire nuovamente ad assaporare la Natura nella sua forma incontaminata, spontanea, selvaggia (per certi versi ostile) e vera, esattamente come ‘Precambrian’.
The Ocean
From Germania
Discography
2002 Islands/Tides
2004 Fluxion
2005 Aeolian
2007 Precambrian
2010 Heliocentric
2010 Anthropocentric
2013 Pelagial
2018 Phanerozoic I - Palaeozoic
2020 Phanerozoic II: Mesozoic | Cenozoic
2023 Holocene