Pieno di diffidenza dopo le ultime due delusioni dal quintetto torinese decido che quel poco che abbiamo in Italia va comunque supportato e quindi mi accingo all'ascolto di 'Horror Vacui'. La prima impressione è quella che conta, quindi direi bene. La patina di 'forzato' sembra essere sparita, Nitto e Emo sembrano tornati a loro agio e le parti vocali sembrano aver ripreso l'antico splendore. L'impatto dei pezzi cantati in italiano sicuramente darà ai fans qualcosa di nuovo da gridare ai semafori di mezza Italia: un piccolo brivido viene ad ascoltare i cori di 'The Sharp Sound Of Blade', 'Il Mostro' porta in sè tutte le caratteristiche dei singoli targati Linea 77. Non male nemmeno 'Touch 2.0' , 'Mi Vida' e anche 'La Nuova Musica Italiana', pezzi da cantare dal vivo faticando a contenere la saliva in bocca in mezzo al pogo. La produzione carica di bassi mette nuovamente in evidenza gli intrecci voce/chitarre/cori. Gesto abbastanza audace quello della collaborazione con Tiziano Ferro. I puristi avranno di che lamentarsi, dal canto mio posso dire che ho sempre adorato certi ritornelli della band e con una voce così calda e profonda sullo sfondo.. Insomma posso dire nella totale incoerenza coi discorsi di sempre e alla faccia di qualsiasi originalità che trovo 'Horror Vacui' molto bello nella sua totalità. Anche i momenti più pacchiani trovano loro giusta collocazione in un insieme che fa piacevole compagnia. Magari tra un po mi ricrederò e rinneghero le parole qui pubblicate ma per il momento vi dico comprate..