Sulle ali del successo di 'In The Shadow' i finlandesi tornano con un album che trova la sua giusta collocazione tra le sigle anime e le boy band americane e inglesi che tanti fanno finta di disprezzare per poi cantare mentre vanno a lavoro. Le esigenze commerciali del gruppo lasciano che il disco venga pervaso dalla più totale banalità e superficialità compositiva. Canzonette per dodicenni che non sanno ancora mettersi lo smalto come 'Lost Generation' o il singolo 'No Fear' che con il suo testo impegnato e profondo ci tormenterà finchè la noia non si trasformerà in istinto suicida. Ma quale 'destination darkness'. 'Hide From The Sun' non ha proprio niente di oscuro o terrificante. La sola paura che accompagna lo scorrere dei brani è quella che l'album non si protragga ancora a lungo. 'Lucifer's Angel' e 'Immortal' sono quanto di più ridicolo mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni. Dark ? Gothic ? La performance di Lauri chiarisce ogni dubbio. Pop e di quello più mieloso e insulso. Se proprio devo salvare qualcosa scelgo 'Dead Promises' dove gli Apocalyptica restituiscono il favore di 'Bittersweet'. Se avete voglia di farvi del male la ballata 'Sail Away' e i puerili tentativi di copiare i cugini HIM ('Don't Let Go' e 'Keep Your Heart Broken') vi lasceranno totalmente inermi e sconvolti davanti a tanto scempio. Imbarazzanti..