01. Prolog Auf Erden 02. Wurzelbert 03. Blut Im Auge 04. Unbesiegt 05. Verrat 06. Snüffel 07. Heimwärts 08. Heiderauche 09. Die Weide Und Der Fluß 10. Des Sängers Fluch 11. Ruf In Den Wind 12. Dämmerung 13. Mana
Songs
01. Prolog Auf Erden 02. Wurzelbert 03. Blut Im Auge 04. Unbesiegt 05. Verrat 06. Snüffel 07. Heimwärts 08. Heiderauche 09. Die Weide Und Der Fluß 10. Des Sängers Fluch 11. Ruf In Den Wind 12. Dämmerung 13. Mana
Assolutamente da non sottovalutare questo secondo lavoro in studio degli Equilibrium gruppo ispirato al viking style che in questi anni ha sviluppato una personale commistione tra pagan, folk e black metal. Mentre "Turis Fratyr" mostrava ancora una certa ingenuità compositiva in "Sagas" tutto fila liscio dal primo all"ultimo minuto con una produzione molto pulita che mette in risalto le doti tecniche dei tedeschi. In questo senso la Nuclear Blast si conferma etichetta lungimirante, capace di investire su artisti di valore in generi non ancora caratterizzati da un riscontro economico esagerato e di promuovere al meglio la loro proposta. Come nel caso degli Eluveitie il supporto è infatti massimo e i risultati si vedono subito. Rispetto agli svizzeri la proposta degli Equilibrium appare più spostata su coordinate power con canzoni quali "Blut Im Auge", "Unbesiegt" e "Heiderauche" abili nello sferrare l"attacco senza perdere di vista l"aspetto melodico. Con il passare dei minuti il lato più sinfonico della band emerge fornendo un ottimo contraltare con le parti in scream chiaramente influenzate dai Children Of Bodom. Il disco vede anche la collaborazione di Ulrich Herkenhoff, uno dei più famosi suonatori di cornamusa al mondo, apparso anche nella colonna sonora di "Il Ritorno del Re", e della violinista Agnes Malich della Philharmonic Orchestra di Augsburg.