-Core
Sounds Of The Universe
Depeche Mode
Mute/Capitol/Virgin
Pubblicato il 07/04/2009 da Tiffany Vecchietti
Songs
01 In Chains
02 Hole To Feed
03 Wrong
04 Fragile Tension
05 Little Soul
06 In Sympathy
07 Peace
08 Come Back
09 Spacewalker
10 Perfect
11 Miles Away / The Truth Is
12 Jezebel
13 Corrup
Songs
01 In Chains
02 Hole To Feed
03 Wrong
04 Fragile Tension
05 Little Soul
06 In Sympathy
07 Peace
08 Come Back
09 Spacewalker
10 Perfect
11 Miles Away / The Truth Is
12 Jezebel
13 Corrup
Sarà  anche vero che dopo essere stati in grado di resuscitare anche i morti e miracolare i malati a colpi di synth e dance oscura, dal profumo rock trasandato, depravato, lussurioso, che ha dettato legge per quasi vent"anni, si abbia un curriculum talmente pesante da boicottare ogni sforzo rivolto al futuro, e questo futuro coincide con un dodicesimo album in studio. Altro non si tratta che di Depeche Mode. L"ardua prova ormai realizzata s"intitola "Sounds Of The Universe" e non si piange sul latte versato, anche se l"esercito dei cloni si è ormai impossessato della scena dance e delle vette delle classifiche, conquistando tutti quelli che almeno una volta hanno perso la testa per "Songs Of Faith And Devotion" o "Violator". Compito avversato su molti fronti ma presumo che Dave Gahan e soci siano del tutto consci del fatto che non sarebbe di certo bastato lo Zeitgeist dei tempi andati. Quindi, dalla retropolis dei vecchi successi sembrano sfuggire portando con sè la formula magica fatta di elettronica e pop groove con espliciti richiami agli anni "80, seguendo il preciso compito di rinnovarsi e di liberarsi dal fastidioso "Playing The Angel". "Wrong" che ripete a suon di eco distanti il titolo, quasi provenisse da una dimensione incerta anche per la band, è il primo singolo, composto come tutto il resto dell"album da Martin Gore. Una ballad elettronica, dal ritmo suadente, dai suoni ruvidi che si collocano direttamente nell"immaginario sonoro dei Depeche Mode che tutti abbiamo ben impresso. La voce di Dave Gahan brucia lentamente su brani intriganti, come l"onirica "Fragile Tension", e si fonde quasi con il blues per il new wave di "Peace" o l"altra ballad del disco, "Little Soul". Ma oltre a questa manciata di pezzi che offuscano la vista cosa rimane? Un disco fragile, dalla tracklist senza pezzi colossali dove spunta qualche singolo, ben più adatta ad un demotape che all"album di una band di tale portata. All"ascolto ripetuto si avvertono suoni curati, farciti di dettagli e sperimentazioni strumentali, ma nella sostanza non si avverte un vero passo avanti. Strizzano l"occhio alle vendite a breve termine, una miccia che non solcherà  ancora una volta quel confine che divide il geniale dal commerciale e che purtroppo non contornerà  i Depeche di atmosfere dorate. "This world can leave you broken inside", lo dicono loro in "Hole To Feed" e forse dovrebbero farci i conti davvero.
Depeche Mode
From UK

Discography
1981 Speak & Spell
1982 A Broken Frame
1983 Construction Time Again
1984 Some Great Reward
1986 Black Celebration
1987 Music for the Masses
1990 Violator
1993 Songs of Faith and Devotion
1997 Ultra
2001 Exciter
2005 Playing the Angel
2009 Sounds Of The Universe
2013 Delta Machine
2017 Spirit
2023 Memento Mori