Affondi cinici alla tradizione creazionista e alla cecità del cristianesimo nei confronti delle teorie astronomiche accompagnano l"incedere solenne della prima parte del nuovo album del gruppo berlinese. La veemenza è la medesima di una serie di coltellate sferrate nel buio per proteggersi contro qualcuno che sentiamo vicino ma non possiamo afferrare, fissare con lo sguardo. "Heliocentric" inizia sul percorso laddove si era concluso quello di "Precambrian" e intreccia il declinarsi verbale del concept con progressioni metalliche e un"attenzione spasmodica allo svolgersi sinfonico delle atmosfere. Mentre la parabola di "Firmament" rappresenta l"apice creativo di Robin Staps, insieme al grandioso finale "The Origin Of Species/The Origin Of God", "Metaphysics of a Hangman" e "Swallowed By The Earth" mostrano l"ampio spettro vocale di Loic Rossetti che regala alla band una marcia in più contribuendo a differenziare in maniera decisiva la proposta. Sorprende anche "Ptolemy Was Wrong", ballata per pianoforte, che rappresenta qualcosa di quanto meno originale rispetto alla concezione che avevamo dei tedeschi. In ansiosa attesa della seconda parte di questo mirabile racconto non possiamo che inchinarci dinanzi al collettivo che in questo anno solare si è più avvicinato al miraggio di perfezione post metal insieme ai Katatonia di "Night Is The New Day". Non è certo un caso che la Metal Blade li stia spingendo come priorità assoluta.