Mi riprometto tutte le volte di smettere di recensire dischi metalcore e poi ci ricasco. Non è possibile, a questo punto sarà anche colpa mia ma se non riesco a tenere alto il livello di attenzione per più di tre brani qualche problema ce l"avranno pure le band in questione. Il passo in avanti compiuto con "Declaration", per il quale molti meriti andavano riconosciuti a Devin Townsend, non trova conferma in questo omonimo full lenght che propone un breakdown più scontato dell"altro e pare non avere assorbito totalmente le influenze black metal esposte due anni fa. Le tastiere vengono schiacciate dalle chitarre e le parti vocali di Brandan Schieppati non vanno mai oltre la sufficienza rendendo noioso l"incedere degli americani che dopo le eccellenti "Anti-Hero" e "Your Abandonment" si trascinano per trenta minuti di dubbia efficacia. Solamente "Salvation Never Found" e "Slow Your Roll" alimentano il mio interesse ma è troppo poco davvero se consideriamo che ci troviamo di fronte al sesto capitolo discografico.