Cosa succede ? La voce di Sully Erna all'improvviso mi sveglia dal sonno provocato dall'ascolto di quelle band che nella scena nu metal ci stanno per caso (o per comodo) e purtroppo aumentano di numero ogni giorno che passa (Slaves On Dope e Factory 81 i primi due nomi che mi saltano alla mente) visto il giro di soldi che c'è dietro alla cosa. La sua rabbiosa interpretazione in 'Trippin' è come se riportasse indietro le lancette dell'orologio gettando benzina su una fiamma che ancora non accennava a spegnersi. A distanza di due anni dall'omonimo debutto i Godsmack tornano con un album che ha tutto credetemi per lanciarli definitivamente nell'olimpo dopo il clamoroso successo di 'Whatever' nelle radio americane. 'Awake' è un lavoro dieci volte più curato del primo, che non perde un briciolo di freschezza, che ha nella title track e in 'Goin Down' (presente anche su 'Mission Impossible 2') due singoli paurosi e che punta per l'ennesima volta su un rock duro di derivazione post grunge che non ne vuol sapere di rap, musica nera o cose del genere. Con 'Vampires', 'Spiral', 'Sick Of Life' e 'Forgive Me' mi trovo di fronte a canzoni di rara bellezza sospinte dal basso dalla contagiosa energia di Sully uomo di poche parole (nonostante idee politico-religiose spiazzanti) che ama dimostrare con i fatti il valore della sua valvola di sfogo musicale. E questi sono fatti, non so se 'Awake' riuscirà a ripetere il successo di due anni fa (si parla di un debutto che ancora non esce di classifica) ma nessuno potrà dire che i Godsmack hanno sbagliato qualcosa...