Un ritorno pazzesco quello del gruppo svedese che ha atteso oltre quattro anni prima di dare un seguito a "Skyshaper" ma appare ancora in grado di imporre la sua statura nel movimento electro pop. "Modern Ruin" gode delle migliori linee melodiche composte da Eskil Simonsson da dieci anni a questa parte e il contributo di Daniel Myer è davvero notevole. Il sostituto di Clas Nachmanson, che ricordiamo con Haujobb e Destroid, ha mantenuto alto il livello di sperimentazione rendendo eccitanti i tessuti elettronici sui quali la band si muove con la consapevolezza dei propri mezzi e la convinzione di potere offrire ai dancefloor altri singoli di effetto. I tempi di "Sequencer" sono lontani ma "Modern Ruin" ha tutto per scalare le classifiche e alternative e le nuove "Northern Light" e "Dead Star" potrebbero essere "Lightbringer" e "The Beauty And The Grace". "Worlds Collide" e "In The Night" sono invece il preludio alla malinconica "The Road" che chiude il conto in bellezza. Nell"edizione limitata troverete "Wir Sind Die Nacht" in numerose versioni tra cui lo stupefacente remix di Henrik Bäckström. Adesso non ci resta che verificare il loro stato di forma nelle date di febbraio con le quali riabbracceranno il pubblico italiano.