Sono curioso di vedere come verrà accolta la scelta di lasciarsi il gothic metal alle spalle da parte degli olandesi. In un mercato discografico che non sa più in che direzione voltarsi non appare strano che un gruppo con una certa esperienza tenti di spezzare i legami col passato per abbracciare generi totalmente diversi e allargare il proprio pubblico. Alcuni riterranno questa mossa deprecabile e non finiranno nemmeno di ascoltare questo album ma pur rispettando la scelta di ciascuno posso affermare che commetteranno un errore imperdonabile. A detta di Sharon den Adel e Robert Westerholt i risultati raggiunti con "The Heart Of Everything" erano irripetibili e l"esigenza di cambiare troppo forte. Questo si riflette in una serie di tracce immediate e un singolo come "Faster" che suona come una sorta di plagio di "Wicked Game". Per infondere spessore alla release i Within Temptation si sono rivolti a Steven O"Connell e Romano Molenaar realizzando la colonna sonora di una striscia simile alla storia di "Me & Mr. Jones" diretta da Paul Ruven. Le sole tinte oscure sono proprio quelle del fumetto e un disco come "Enter" viene cancellato in favore di lascivi richiami agli anni ottanta, arrangiamenti orchestrali e ritornelli di effetto. "In The Middle Of The Night" e "Lost" sono i pezzi che ricordano da vicino il disco precedente mentre "Shot In The Dark" e "Sinéad" potrebbero essere i prossimi singoli. Una volta superato lo sgomento per la variazione stilistica verrete travolti dalla purezza del cantato e da un trasporto emotivo che si incollerà alla vostra materia cerebrale.