Le cover come strumento di espiazione per un gruppo che non può accontentarsi della normalità. "eMOTIVe" non pretende di ergersi al livello dei due straordinari album pubblicati dagli A Perfect Circle ma vuole essere un manifesto di protesta in un contesto di quasi rassegnazione per gli eventi bellici che ricoprono con un velo di sangue il mondo che ci circonda. Maynard James Keenan estrapola la sua figura immergendosi in viaggi onirici di elegiaca fattezza che esulano dall"esperienza sonora dei Tool allargando in modo incredibile il proprio raggio di influenze e azione. La sua voce e gli arrangiamenti rendono assolutamente improponibile qualunque paragone con le versioni originali. La struttura di base viene infatti sfruttata meramente per nuove costruzioni e geniali intromissioni di genere dove il più delle volte lo stesso scheletro della song viene completamente stravolto. Led Zeppelin, Depeche Mode, Devo, Crucifix, Black Flag vengono richiamati da una eco di rara potenza per poi essere sottomessi al trattamento di un gruppo in completo delirio estatico. "People Are People" e "When The Levee Breaks" diventano quindi strumenti di tortura ad altissimo tasso emozionale con Howerdel impegnato nel ritagliare al suo cantante paesaggi sonori che rasentano l"improvvisazione e giocano con luce e buio. Nei due inediti "Passive" e "Counting Bodies Like Sheep To The Rhythm Of The War Drums" emergono le due anime di "Thirteen Step". Quella dannatamente perduta nel limbo dell"alternative e delle melodie che si squarciano incorniciando spettrali preghiere recitate in linguaggi moderni e l"altra che vive dei detriti industriali dell"opera di Trent Reznor. In nome della pace e di una visione dissonante di se stessi gli A Perfect Circle sono tornati sulla terra con un disco che si appropria totalmente della loro follia e di un"estemporaneità che non è davvero comune a molti. Nulla toglie che "Imagine" cantata da Keenan sia una delle cose più belle che Lassù ci abbiano regalato ultimamente..