1. 45
2. Handwritten
3. Here Comes My Man
4. Mulholland Drive
5. Keepsake
6. Too Much Blood
7. Howl
8. Biloxi Parish
9. Desire
10. Mae
11. National Anthem
Songs
1. 45
2. Handwritten
3. Here Comes My Man
4. Mulholland Drive
5. Keepsake
6. Too Much Blood
7. Howl
8. Biloxi Parish
9. Desire
10. Mae
11. National Anthem
La band guidata da Brian Fallon conferma una crescita spaventosa sia a livello di pubblico che di maturità compositiva. 'Handwritten' richiama alla mente vecchi album come 'The '59 Sound' e 'American Slang' ma allo stesso possiede uno spettro di influenze decisamente più completo con il singolo '45' che definisce l'impianto atmosferico sul quale si colloca una decina di brani di grande efficacia. Il cambio di etichetta, la produzione di Brendan O' Brien - splendidi i suoni di batteria di Ben Horowitz - e la ricerca delle radici rock n' roll americane sono le novità principali di un lavoro in studio che non conosce cali di tensione. La title track, 'Here Comes My Man' e 'Howl' emergono come le gemme di una scaletta che non ha mistificato troppo i retaggi punk di un tempo ma chiaramente punta su cori da stadio ed un riscontro commerciale allargato. 'Mulholland Drive' e 'Desire' riportano alla mente The Horrible Crowes, progetto parallelo del cantante con il tecnico della chitarra Ian Perkins, allorché l'acustica 'National Anthem' rappresenta una chiusura acustica di spessore. Le composizioni più live oriented, 'Too Much Blood' e 'Biloxi Parish', sono quelli che mi sento di consigliare a chi aveva apprezzato le release precedenti.