L'esperienza accumulata nell'ultimo anno e mezzo ha consigliato ai romani di orientarsi su un punk di stampo commerciale perdendo alcune delle influenze che caratterizzavano il mini di esordio. Il disco è ben strutturato ed i brani sono più vari di quello che si possa immaginare al primo impatto anche se alcuni passaggi melodici risultano davvero troppo leggeri. Su tutti l'iniziale 'To Be' ? non a caso scelta come singolo con tanto di video che vede protagonista una tipa niente male ? chiamata ad aprire le danze con un refrain collegiale. 'Kill Your Dreams' cerca di alzare il livello di attenzione con l'eccellente guitar work di Olly ed un ritornello quasi street rock. Il mixaggio di Maurizio Baggio esalta soprattutto i disegni armonici e la batteria con la title track e 'Not Like You' che si lasciano preferire per la loro carica adrenalinica. Totalmente da dimenticare 'Just Wanna Dance' mentre il coro gospel che accompagna 'Let You Go' mostra il desiderio di proporre qualcosa di meno convenzionale rispetto a tanti altri gruppi italiani che non sanno proprio cosa inventarsi per mettersi in luce. In attesa di sapere se alcuni frammenti dell'album verranno irrobustiti dal vivo 'Christine' e 'Right Here' tenteranno di fare breccia nelle chart alternative. Da segnalare l'importante apporto di Arianna Todero alle backing vocals.