-Core
Delta Machine
Depeche Mode
Mute
Pubblicato il 27/03/2013 da Lorenzo Becciani
Songs
01 ? Welcome To My World
02 ? Angel
03 ? Heaven
04 ? Secret To The End
05 ? My Little Universe
06 ? Slow
07 ? Broken
08 ? The Child Inside
09 ? Soft TouchRaw Nerve
10 ? Should Be Higher
11 ? Alone
12 ? Soothe My Soul
13 ? Goodbye
Songs
01 ? Welcome To My World
02 ? Angel
03 ? Heaven
04 ? Secret To The End
05 ? My Little Universe
06 ? Slow
07 ? Broken
08 ? The Child Inside
09 ? Soft TouchRaw Nerve
10 ? Should Be Higher
11 ? Alone
12 ? Soothe My Soul
13 ? Goodbye
In un panorama in cui nessuno ormai inventa niente e la creatività sembra paralizzata in attesa di una soluzione pragmatica della crisi economica internazionale è triste constatare come siano le entità sonore che hanno fatto la storia a fare ancora la differenza invece di lasciare il passo a chi avrebbe già dovuti spazzarle via da tempo. Prima David Bowie e adesso la band di Basildon hanno sottolineato due aspetti in maniera marcata. Il primo è che non basta un Mac Pro per produrre un album come si deve. Servono tanti soldi. In 'Delta Machine' spuntano fuori da ogni spigolo elettronico e si sentono eccome. Il secondo è che il songwriting rimane sempre la riprova inconfutabile a supporto di qualunque cambiamento, svolta o decisione artistica intrapresa in un momento particolare. Le critiche ricevute in tal senso per le release pubblicate dopo 'Ultra' vengono annientate con inumana scaltrezza. La produzione di Ben Hillier e Martin Gore è estremamente moderna, attenta a quello che accade tutto attorno ma allo stesso tempo ogni traccia è il mezzo per riscoprire quello che i Depeche Mode hanno rappresentato in passato. Come se per rinnovarsi avessero voluto recuperare la dimensione più oscura del loro stile. L'unico impoverimento che si avverte è a livello lirico con alcune soluzioni più forzate del solito ma ascoltare Dave Gahan rimane una sorta di esperienza religiosa. ?I'll penetrate your soul, I'll bleed into your dreams, you want to loose control? e la pelle comincia a vibrare. Il crescendo è spaventoso e rappresenta l'introduzione perfetta per la meravigliosa 'Angel'. Anche questa volta la scelta del primo singolo è caduta su un pezzo particolare, carico di mestizia e decadenza. La versione ?stripped? di 'Heaven' è decisamente più efficace e questo rende ancora più nervosi in attesa di ritrovarli dal vivo. I brividi tornano con 'My Little Universe', arrangiamento scarno sul quale Dave Gahan ci regala una performance languida alla 'Songs Of Faith And Devotion'. 'Broken' serve al biondo leader per scaldarsi prima di 'The Child Inside' ed i fans di vecchia data ringraziano commossi. Ancora una volta è il controllo protagonista delle liriche. ?If you want control without any pain. How long will you suffer? How long will you wait??. 'Alone' evoca invece i Nine Inch Nails di 'The Fragile' esaltando trame industriali più subdole di quelle pompate in precedenza con 'Soft Touch/Raw Nerve'. Come secondo singolo verrà scelta 'Soothe My Soul' e sono sufficienti pochi secondi per rendersi conto della sua morbosa efficacia. Infine il blues nero come la pece di 'Slow' e 'Goodbye' che rallenta il riff selvaggio di 'Personal Jesus' e conclude le somme registrazioni. E' stata una nottataccia. Riparto da capo. Nonostante tutto sono ancora pronto a sognare.
Depeche Mode
From UK

Discography
1981 Speak & Spell
1982 A Broken Frame
1983 Construction Time Again
1984 Some Great Reward
1986 Black Celebration
1987 Music for the Masses
1990 Violator
1993 Songs of Faith and Devotion
1997 Ultra
2001 Exciter
2005 Playing the Angel
2009 Sounds Of The Universe
2013 Delta Machine
2017 Spirit
2023 Memento Mori