Se avete consumato le recenti uscite di Devourment e Feared non lasciatevi sfuggire il ritorno discografico degli spagnoli che producono un death metal ferale ed ultratecnico sulla falsa riga delle band citate ma anche di capofila del genere quali Cryptospy e Origin. 'Exodromos' è stato registrato ai Sandman Studios di Madrid e masterizzato da Mika Jussila agli storici Finnvox Studios di Helsinki perché mettesse in evidenza anche la più trascurabile sfumatura di un suono stracolmo di elementi e, come prevedibile, potentissimo. L'album rappresenta liricamente il prequel di 'Planisphareium', vecchio di dieci anni, ed il concept futuristico si adatta alla perfezione alle caotiche visioni strumentali di una manciata di tracce capaci di rubarvi l'anima. L'ep 'Quasineutrality' è servito per settare gli standard di brutalità con Phlegeton pronto a servirvi le psicosi spaziali su basi gutturali e l'ex Avulsed Riky impegnato a sbattersi come un dannato dietro le pelli. La bellezza del guitar work di J. Oliver emerge soprattutto in coincidenza di 'Tautochrone' e 'Darkflow Quadrivium/Stellar Depopulation' ma la scaletta è talmente compatta che fare fatica a trovare differenze sostanziali tra i brani.