Le canzoni sono come ferite aperte. Le promesse come proiettili che si conficcano nella carne. La musica può far male. Può procurare nuove ferite e lacerare le vecchie. Il suicide pop di Simone Salvatori è febbrile, livido, a tratti minimale eppure straordinariamente evocativo a livello lirico. La sua musica è cresciuta negli anni e dopo due lavori in studio come 'Armageddon Gigolo' e 'Rotten Roma Casino' è venuto il momento di comporre un diario di fallimenti e trionfi. Illuminare una cicatrice profonda che percorre questo album esattamente come l'intera sua opera. All'interno della splendida edizione limitata di 'Open Wounds' troverete tracce del passato editate secondo la visione di oggi, sicuramente più completa e variegata, in modo da offrire agli appassionati di neo folk un compendio di quanto pubblicato in precedenza ed allo stesso tempo premiare i vecchi fans con qualcosa di veramente speciale. Da 'Songs For The Will' viene estratta la toccante 'The Devourment Of The Will' e la sua reprise varrebbe da sola l'acquisto. 'A Long Summer For The Dog Of Satan', 'Nectar On Your Lips', 'We Could Fail Again' e 'Soul Gambler' sono le gemme del sottovalutato 'Nihilist Cocktails For Calypso' e la loro evoluzione è quella di un artista che ha saputo mettersi in gioco senza scendere a compromessi ed inserendo nella propria musica elementi classici in quantità. In generale il primo disco è ricco di orchestrazioni ed in linea con gli arrangiamenti degli ultimi episodi di 'Rotten Roma Casino' mentre il secondo appare più scarno con versioni strumentali, alternative e riesumazioni personali capaci di stupire. Dallo split con gli Ordo Rosario Equilibrio, 'Satyriasis ? Somewhere Between Equilibrium And Nihilism', troviamo le fantastiche 'Song For The Old Man' e 'Autopsy Of A Love' che dal vivo non perdono il confronto con i singoli di una vita. Intime ballare sulla crescita e l?appassire, sul sesso e la morte. Per un aldilà decadente che siamo certi in futuro verrà descritto con ulteriori e succosi particolari.