In questo modo è lecito godere. Non sappiamo ancora fino a quanto, probabilmente qualche governo benpensante ci toglierà anche il piacere di sentire vibrare la pelle sotto altre mani o ascoltando un disco di canzoni. Canzoni appunto. Niente di più e niente di meno. Perché spesso accade che una band pubblichi una raccolta quando la creatività è andata a farsi benedire e si cerchi di tirare il carro per quanto ancora possibile. Non è il caso dei Deftones che tra litigi e incomprensioni con Bob Ezrin stanno per pubblicare il loro quinto disco. ‘B-Sides And Rarities’ è semplicemente un biglietto di sola andata per un viaggio all’interno dell’anima di uno dei gruppi più geniali e innovativi che il crossover e l’hardcore abbiano conosciuto negli ultimi dieci anni. Chi già conosceva la stupenda cover di ‘Sinatra’ degli Helmet o la versione acustica di ‘Changes’, ‘Be Quiet And Drive’ e ‘Digital Bath’ rimarrà comunque estasiato da frammenti di disperazione urbana e melodie convulse che prendono forma via via sotto forma di singoli pezzi di cielo. Scorrono così, sopra la nostra testa e davanti ai nostri occhi, le immagini suadenti e perverse di ‘Savory’, ‘Wax And Wane’, ‘No Ordinary Love’ e ‘If Only Tonight We Could Sleep’. Poesia pura come l’altra fondamentale cover di ‘The Chaffeur’ dei Duran Duran con Chino Moreno che scherza col suo talento e gioca a nascondino con decine e decine di band che in futuro si approprieranno della new wave per raggiungere un effimero successo che i Deftones mai cercheranno e mai sfioreranno neppure un dito. Troppo lontani da un certo modo di fare. Troppo lontani dal business. Troppo lontani da tutto.