L’essenza del rock n’ roll in una semplice lezione. Swedish fuckin’ rock n’ roll punto e basta. I Backyard Babies sono tornati con quello che può essere tranquillamente definito il loro miglior disco dopo ‘Total 13’. Colmo di adrenalina fino a sboccare ‘People Like People Like People Like Us’ non concede un solo istante di sosta. Dodici canzoni da brividi con almeno quattro-cinque pezzi assolutamente super che avrebbero potuto benissimo trovare posto nella recente raccolta della band colpita dalla ‘sindrome di Stoccolma’. I due minuti precisi della title track che introduce il disco sono da sballo esattamente come il ‘Cockblocker Blues’ elettrico che segue e ti entra in testa fino a tormentarti. Preferite The Damned o Sex Pistols ? Fate voi. ‘Dysfunction Professional’ racchiude al suo interno l’anima grezza, sudicia fino al midollo di entrambi i gruppi. That’s punk direbbe Sid Vicious e Dregen non si tira certo indietro. ‘Roads’ è probabilmente il pezzo più ‘americano’ mai scritto dai Backyard Babies e non si fa a tempo a dimenticare il suo bridge che ‘Blitzkrieg Loveshock’ e ‘I Mess Age’ ci riportano sulla strada della perdizione più assoluta. ‘Heroes & Heroines’ e ‘You Cannot Win’ completano un album capolavoro prima della chiusura in classico stile ‘Babies di ‘Things To Do Before We Die’. Basso, chitarra, batteria, rock n’ roll. Non serve altro e sinceramente non ne abbiamo bisogno. Con Dregen e soci ci ritroveremo questa estate a sfottere nuovamente le nostre anime inutili in qualche backstage di qualche sporco festival europeo. Dimenticavo. Produce Nick Andersson (The Hellacopters).