In attesa di farci ascoltare il nuovo lavoro in studio la lungimirante etichetta tedesca rende disponibile l'intera opera del progetto nato per volontà del compositore di colonne sonore e produttore Tom Hill che in seguito ha coinvolto l'artista visuale e regista The Joy Of Box ed il polistrumentista Andy Tytherleigh. Un triplo cd ed un box di quattro vinili per 'Cracked Mirrors And Stopped Clocks', 'Shakkei' e la sua versione remixata che mostrano la complessità e l'estrema varietà di una proposta che scava nell'animo dell'ascoltatore e lo spinge ad una ricerca sonora decisamente meno consueta del solito. La mente di Wauvenfold e Penfold Plum compie il percorso inverso rispetto a tanti cloni e tenta di tracciare un legame solenne tra arrangiamenti classici, divagazioni folk, indietronica e post rock per quasi tre ore di musica che non annoia mai. Al contrario gli spiragli di luce inseriti in una serie di fitte colorazioni tenui alimentano l'interesse per quello che sarà 'Odham's Standard'. La sensazione è che la prossima release spingerà ancora più in alto l'entità in questione e che Jim Boxall sarà in grado di superarsi come ha fatto in passato con Do Make Say Think e DJ Krush. Dalla contrapposizione tra il songwriting più tradizionale dell'esordio, le composizioni eteree e le escursioni jazz di 'Shakkei' si evince lo spessore del profilo cantautoriale ma è il terzo dischetto a mio parere quello che permette di rendersi veramente conto delle qualità degli Origamibiro. Meritevoli di segnalazione i remix di Plaid e Low In The Sky.