1. Let Us Burn
2. Dangerous
3. And We Run
4. Paradise (What About us)
5. Edge Of The World
6. Silver Moonlight
7. Covered By Roses
8. Dog Days
9. Tell Me Why
10. The Whole World Is Watching
Songs
1. Let Us Burn
2. Dangerous
3. And We Run
4. Paradise (What About us)
5. Edge Of The World
6. Silver Moonlight
7. Covered By Roses
8. Dog Days
9. Tell Me Why
10. The Whole World Is Watching
Era inevitabile che succedesse. Il salto stilistico compiuto dagli olandesi con ?The Unforgiving?è stato tale da chiudere ogni porta ad un eventuale ritorno alle origini che forse avverrà in seguito quando le vendite diminuiranno. Il problema è che per mantenere invariato il potenziale commerciale dell'opera la band si è rifatta in maniera esasperata alla tecnologia ed il risultato è tremendamente freddo e calcolato. A tratti nemmeno la bella Sharon Den Adel riesce a scaldare l'atmosfera ed è un peccato perché alcuni passaggi avrebbero meritato una produzione più vecchio tipo con suoni di chitarra e batteria tradizionali. Di gothic metal nemmeno l'ombra, se non un accenno di harsh vocals da parte di Robert Westerholt in 'Silver Moonlight', e l'iniziale 'Let Us Burn' è un esempio significativo dell'utilizzo di archi sintetizzati. Da segnalare un numero consistente di special guest. Si parte con l'ex Killswitch Engage Howard Jones nel singolo 'Dangerous' per poi proseguire con il rapper Xzibit, che ricordiamo con Limp Bizkit e Korn, nella controversa 'And We Run'. Il duetto più interessante è quello con Tarja Turunen in 'Paradise (What About Us'), vista la differenza notevole tra i timbri delle due cantanti mentre delude abbastanza l'apparizione di Dave Pirner dei Soul Asylum. A testimonianza del passato resta solo la ballata 'Edge Of The World' e nonostante il discreto contributo di Ruud Jolie e Martijn Spierenburg la sensazione è che sia troppo poco.