Un gruppo di ragazzini. Questo sembrano i Magnum dopo il primo ascolto di 'Escape From The Shadow Garden'. Il riscontro ottenuto con le ultime fatiche in studio ed una serie di tour di successo hanno donato freschezza ad un approccio immutato nel tempo. La solidità delle tre tracce che aprono l'album è spaventosa anche se si avverte subito un utilizzo maggiore delle tastiere rispetto a 'On The 13th Day'. 'Live 'Til You Die' e 'Falling For The Big Plan' sono sostenute dall'inconfondibile timbro vocale di Bob Catley e 'Unwritten Sacrifice' ci regala un Tony Clarkin in splendida forma. In seguito tali apici non vengono più raggiunti ma la scaletta è comunque ricca di sorprese con 'Too Many Clowns' e 'The Valley Of Tears' che valgono il paragone con i classici. L'ennesima grande copertina di Rodney Matthews (Asia, Nazareth) accompagna l'ascolto con una sensazione di calore e familiarità che non si trasforma mai in nostalgia fine a sé stessa. I Magnum sono tornati e gli appassionati di hard rock melodico non potranno che gioire un'altra volta. La verità è che al loro cospetto decine di band moderne scompaiono indecorosamente e questo spiega un supporto da parte del pubblico che dura da diverse generazioni.