Sanso, Ziro, Reno e Vender. Game Over. Non sono i crediti finali di un vecchio gioco del Commodore 64 ma i protagonisti di un revival thrash che sta facendo discutere molto dei nuovi trend. Dopo 'Privilege To Overcome' degli Ultra-Violence è venuto il momento di godersi il secondo full lenght dei ferraresi che conferma le loro doti e li candida ad ulteriore rivelazione in ambito europeo. Tutto passa ancora una volta dai Domination Studios di Simone Mularoni. In quel di San Marino è nato un sound massivo, pulito, trascinante, in linea con altre uscite del settore quali 'Tales From The Grave In Space' dei Gama Bomb, 'Terror Hungry' dei Lost Society e 'Divide And Conquer' dei Suicidal Angels che tanto hanno fatto discutere. Prima il demo 'Thrash Is Back!!!', poi l'ep 'Heavy Damage' ed il debutto su lunga distanza 'For Humanity'. Da allora la crescita della band è stata spaventosa e l'esperienza accumulata dal vivo ha reso ancora più efficaci assoli e parti ritmiche. L'iniziale 'Masters Of Control' pare uscire da 'Peace Sells.. But Who's Buying?' dei Megadeth, 'Seven Doors To Hell' è una mazzata tra capo e collo con citazione di Lucio Fulci nel finale ? del resto le liriche si appoggiano spesso all'immaginario dei b-movies di quegli anni - mentre 'The Eyes (Of The Mad Gardner)' e 'No More' esaltano le qualità di frontman di Reno. La seconda parte dell'album è inaugurata virtualmente da 'Metropolis pt. 3' che non ha nulla a che vedere con il prog ma vede i due chitarristi proporre cambi di ritmo inusuali ed infine 'Trapped Inside Your Mind' e la title track sembrano fatte apposta per essere consumate in sede live. La speranza è che 'Burst Into The Quiet' possa guadagnare un'esposizione importante all'estero perché band di questo tipo meritano di avere le migliori opportunità.