1. Livin' In Sin 2. Speak 3. The Enemy 4. Shine Down 5. Hollow 6. No Rest For The Wicked 7. Bleeding Me 8. Voodoo Too 9. Temptation 10. Mama 11. One Rainy Day
Songs
1. Livin' In Sin 2. Speak 3. The Enemy 4. Shine Down 5. Hollow 6. No Rest For The Wicked 7. Bleeding Me 8. Voodoo Too 9. Temptation 10. Mama 11. One Rainy Day
Il quarto album del gruppo guidato da Sully Erna non brilla certo per originalità o freschezza compositiva. Segue semplicemente le direttive dei precedenti puntando sulla solita produzione potente e pulita che ha sempre assicurato loro vendite più che discrete. Pur non superando assolutamente ‘Faceless’ non mi stupirei se addirittura questo disco sbaragliasse la concorrenza su Billboard. Considerazione dovuta al semplice fatto che i Godsmack hanno affiancato a qualche pezzo moscio e privo di alcuna vitalità come ‘Livin’ In Sin’, ‘Shine Down’ e l’orrenda ‘Mama’ un singolo bomba come ‘Speak’. Quattro minuti di puro adrenalinico rock moderno di chiara derivazione ‘sabbatica’ che vi farà scuotere la testa come ai tempi della rimpianta adolescenza metal che abbiamo avuto tutti noi. Valide anche ‘The Enemy’, ‘No Rest For The Wicked’ e i soliti predibili ma sempre piacevoli rimandi all’’Alice incantenata’ che serberemo per sempre nel cuore. Jerry Cantrell potrà fare tutti i tour che vuole ma Layne Staley è laggiù all’inferno e nessuno potrà mai sostituirlo. Ci pensano quindi i Godsmack a riportarci con la mente a quei momenti selvaggi e irripetibili (‘Voodoo Too’, ‘Bleeding Me’ e lo sfumare umido come piovesse fango di ‘One Rainy Day’). Un disco non certo perfetto ma con tre quattro perle che ci manterranno legati alla band del Massachussets almeno finchè l’eco di ‘Speak’ non terminerà..