Tommy Lee, Nikki Sixx, Mick Mars e sopratutto Vince Neil. Le leggende del rock n’ roll sono tornate con un tour che ha messo a ferro e fuoco gli States come ai tempi dei primi concerti che li resero celebri nei locali più famigerati di Hollywood all’inizio degli anni ottanta. La rivoluzione del glam e dello street stava per affondare tutte le certezze nelle mani delle major che si dovettero affrettare a colmare le loro lacune inserendo nel loro roster gruppi sguaiati, vestiti da capo a piedi di pailettes e truccati come le ‘passeggiatrici’ delle malfamate Boulevards di allora. ‘Carnival Of Sins’ è un tributo gigantesco a questa reunion non certo passata inosservata che strapazza letteralmente lo scialbo ‘Entertainment Or Death’ di sette anni fa. I Motley sono in formissima e lo dimostrano con versioni scatenate di tutti gli hit che li hanno resi quasi immortali (leggetevi la biografia ‘Dirt’ per capire). Ecco allora che ‘Shout At The Devil’, ‘Looks That Kill’ e ‘Live Wire’ bruciano un primo cd elettrizzante chiuso da quella boccaccia di Vince Neil che inneggia alla sua fonte primaria di ispirazione (‘Girls, Girls, Girls’) e al mai dimenticato ‘Wild Side’. Nemmeno il tempo di respirare e il secondo cd dopo una folle ‘Primal Scream’ induce le nostre pupille a inumidire il viso con qualche lacrima. E’ infatti il turno di ‘Without You’, ‘Home Sweet Home’ e ‘Dr. Feelgood’. Saremmo già felici e contenti ma quello che ci aspetta nel finale è qualcosa di indescrivibile. Brividi di adrenalina e rock n’ roll allo stato brado con ‘Kickstart My Heart’, ‘Helter Skelter’ e ‘Anarchy In The UK’. Da paura…