1. What The Fuck
2. Welcame (Furyo State Of Mind)
3. The New Path
4. Samurai Spirit
5. Dressed All In Black
6. Again And Again
7. Tyson
8. Bosozoku
9. Simon Says
10, Authentic
11. Blast 'Em All
Songs
1. What The Fuck
2. Welcame (Furyo State Of Mind)
3. The New Path
4. Samurai Spirit
5. Dressed All In Black
6. Again And Again
7. Tyson
8. Bosozoku
9. Simon Says
10, Authentic
11. Blast 'Em All
Per il sottoscritto questo è già uno degli album dell'anno. Sono settimane che ruota incessante nello stereo e non ha perduto neanche un grammo di energia e freschezza. Eppure i francesi non inventano nulla anzi macinano informazioni che hanno reso meno triste la nostra adolescenza. Il loro mix tra thrash, groove, hardcore newyorkese, rap e shonen manga travolge dal primo all'ultimo istante di 'Welcame' e subito vengono alla mente i Pleymo che per qualche strano motivo non riuscirono a strappare consensi se non in patria. Il loro approccio nu metal si ritrova in molte canzoni di questo debutto su lunga distanza che segue due ep più caotici e grezzi, 'Tokyo Assault' e 'Demonstrating My Saiya Style', serviti però per partire in tour e catturare l'attenzione della Nuclear Blast. Nel quartiere generale tedesco si sono resi conto che la proposta dei Rise Of The Northstar possedeva un potenziale impressionante e necessitava soltanto di un nome tutelare che le donasse un suono moderno e combinasse al meglio tutte queste componenti. Per questo è stato chiamato Chris ?Zeuss? Harris che di recente ha messo mano a 'The Divinity Of Purpose' degli Hatebreed e 'The Year The Sun Died' dei Sanctuary dimostrando di sapersi calare in maniera impeccabile in entrambe le dimensioni. Con un supporto del genere la missione di recuperare l'attitudine dei Furyo non è più un miraggio e gli appassionati di crossover possono godere all'infinito di bordate assassine quali 'The New Path' e 'Dressed All In Black'. Pensate all'incedere maligno degli Slayer e alla follia dal vivo degli (Hed)pe coniugati collocati in un'immaginario in cui i personaggi di Ken Shiro hanno la medesima valenza dei chitarristi e dei frontman che apparivano sulle copertine delle riviste specializzate degli anni ottanta. Il grido di ribellione delle Banlieu è pronto ad essere amplificato da loschi figuri come Vithia, Air One e Hokuto No Kev, con addosso le celebri gakurans, che nel nome di 'What The Fuck', 'Furyo State Of Mind' e 'Bosozoku' sapranno travolgerci con tonnellate di riff e stacchi ritmici da brividi. 'Samurai Spirit', 'Again And Again' e 'Blast 'Em All' sono altri passaggi imperdibili di una scaletta autentica e voluminosa in grado di farci tornare bambini ma allo stesso tempo di prendere a calci decine di band metalcore di oggi. A completare lo spettro di influenze troviamo la cover di 'Simon Says' di Troy Donald Jamerson conosciuto ai più come Pharoahe Monch e stella del rap di sapore giamaicano.