Non vinceranno certo il premio dell'originalità e sono la dimostrazione che le etichette discografiche sono ancora in grado di pianificare operazioni di marketing convincenti ma gli svedesi danno alle stampe un secondo full lenght che potrà piacere un po' a tutti. Prima di tutto alla fasce adolescenziali intrigate dai chitarroni pseudo metalcore e dal vocione pulito ma potente di Chris Adam Hedman Sörbye. I synth curati da André Avinzi e tanta elettronica utilizzata in fase di produzione dal chitarrista Per Bergquist potranno attrarre chi di recente ha subito il fascino delle contaminazioni di Soilwork e In Flames. Infine le ragazzine perché se è vero che Pantera e Alter Bridge sono influenze che accomunano un po' tutti i membri è altrettanto vero che il bassista Viktor “Wirre” Vidlund sembra più indaffarato a mostrare gli addominali lucidi che a percuotere le corde del suo strumento. 'The Apocalypse DJ' è un susseguirsi di ritornelli melodici, frustate ritmiche e tentativi di scalare le classifiche con un piglio più moderno rispetto all'ottimo 'Silence The Youth' con cui gli Hide The Knives stanno provando a rilanciarsi. 'Stronger', 'Checkmate' ed ancora 'Another Day On The Battlefield' sono i singoli perfetti per spingere lontano quest'album che vede la partecipazione di Elize Ryd degli Amaranthe in 'My Cocaine'. Ogni tanto il cantante fa un po' troppo il verso a Myles Kennedy e Chad Kroeger ma in definitiva le canzoni funzionano e possiamo perdonarglielo. Il tour promozionale ci dirà se gli Smash Into Pieces fanno sul serio anche dal vivo e se di conseguenza 'The Apocalypse DJ' potrà ottenere un riscontro importante anche lontano dalla penisola scandinava.