Per una volta forse più bravo come scrittore che come autore musicale ma comunque decisamente interessante nel suo continuo scavare nel proprio intimo artistico. Così Andrea Chimenti, ad un anno dalla pubblicazione del suo esordio letterario concede alle stampe tredici tracce che di fatto sonorizzano quell'esperienza ed aiutano a capire ancora di più “un ragazzo depredato, senza riferimenti, senza voce, senza memoria: puro istinto di sopravvivenza in un mondo ostile, sadico, lercio”. Un parallelo potrebbe essere fatto su come l'ex Moda affronti l'adolescenza di oggi rispetto per esempio ad Isabella Santacroce, sublime e letale in 'Supernova'. Un altro con qualche lavoro del passato come 'L'Albero Pazzo' e 'Tempesta Di Fiori'. In ogni caso 'Yuri' è un album in cui il pop assume toni diretti, a tratti politici, e quasi sempre oscuri ('Torbidi Giocolieri' e 'Cenere'). Davide Andreoni e Francesco Chimenti dei Sycamore Age lo hanno aiutato a renderlo attuale, con successo, e solo l'aderenza alla narrazione in qualche episodio ha finito per limitare l'estro del musicista. Ce ne fossero in ogni caso di uscite trasversali come questa dove l'arte viene prima di tutto e per le quali le catalogazioni risultano fallaci in qualsiasi contesto.