L'esordio della sussidiaria della Nuclear Blast non poteva essere dei migliori ed è segnato da un progressive metal che sfocia a volte nel djent ed altre nel puro metalcore facendo luce su un'altra realtà di prim'ordine presente sul territorio francese. Dopo l'incredibile riscontro ottenuto dai Rise Of The Northstar è venuto il momento anche per i Novelists di puntare ad una visibilità internazionale ed imporre il proprio suono a fasce di pubblico differenti. La loro devozione nei confronti dei Periphery è evidente e 'The Voyager' è un pezzo che parla da solo ma allo stesso tempo è impossibile non rimanere esterefatti dinanzi alla personalità di questi ragazzi tra cui spiccano sicuramente i due chitarristi Florestan Durand e Charly T. Kelevra ed il frontman Matt Gelsomino. Nelle capacità di quest'ultimo, in passato negli A Call To Sincerity, di variare tra brutal harsh e clean vocals risiede molta dell'efficacia di questo full lenght che si dimostra estremamente compatto nella sua interezza e puo' ugualmente contare su singoli pezzi di impatto come 'Earth Graver', 'Black Lights' e '5:12 AM'. Il momento di maggiore epicità viene raggiunto in coincidenza della devastante 'The Lichtenberg Figure' che potrebbe provenire dall'ultimo disco dei Lamb Of God oppure da quello dei Meshuggah e fare ugualmente la sua figura. Una produzione ancora più coraggiosa e la necessaria esperienza che la band accumulerà dal vivo dovranno rappresentare i punti di partenza per una seconda fatica in studio che già adesso attendiamo con ansia. Siamo comunque al cospetto di una rivelazione assoluta di cui sentiremo parlare molto nei prossimi mesi.