Un ep non dura molto ma puo' cambiare la tua vita e vedendo mutare lo sguardo di alcune amiche presenti all'Iceland Airwaves al cospetto del duo post punk posso affermarlo senza timore di smentita. Nell'isola che ha dato le origini a Björk e Sigur Rós sta avvenendo un profondo cambiamento sociale e con esso anche gli artisti e le loro proposte si stanno rivolgendo ad un pubblico differente rispetto al passato. In un periodo in cui il revival vende più che l'innovazione i Fufanu hanno dato alle stampe quattro tracce, sappiatelo lesive per la mente, che richiamano alla memoria l'urgenza di Joy Division e Bauhaus ma anche lo spirito punk posseduto dai Dead Boys. Storia del rock direte voi. Che palle potreste aggiungere. Avete ragione ma ascoltate 'Will We Last' e poi ne riparliamo. Dal vivo diventano cinque, hanno un passato nell'ambiente dance ed un'energia spaventosa ma fin qui non ci sarebbe nulla di stano. Il fatto è che 'Adjust To The Light' mostra un approccio talmente fisico alla materia new wave che veramente sembra di essere tornati indietro nel tempo e nei presenti quattro pezzi non vi è minima traccia di nostalgia. In sedici minuti Kaktus e Gulli Einarsson tirano fuori il loro lato più aggressivo, quello più melodico ('The Hours') e quello più elettronico ('City Lights – In The Light Of The Night').Scordatevi l'Islanda sognante. Qui regnano l'oscurità, il sudore, la psichedelia e chitarre e synth sparati in faccia all'ascoltatore. John Grant se li è scelti come supporto. Non credo ci sia da aggiungere molto.