-Core
Thunderbeard
Italia
Pubblicato il 11/12/2014 da Von

Sabato e Domenica 13 e 14 Dicembre 2014 presso il centro civico di Noverasco (via E. fermi Opera MI) si tiene Filler, un evento dedicato alla cultura DIY, abbiamo avuto il piacere di intervistare Dario uno degli organizzatori dell'evento.

Filler è un evento dedicato all'illustrazione ed alla cultura do it yourself. Prima di tutto cosa significa illustrare? Cosa potranno trovare di interessante le persone che interverranno?

L'illustrazione, così come la musica, la scrittura, ad esempio, è un modo per esprimere la propria creatività. Ci sono illustratori che si specializzano in fumetti o vignette satiriche, altri nel campo dell'editoria (libri per bambini o illustrati) e la maggior parte delle nuove leve, nell'illustrazione digitale per la pubblicità. A Filler troveranno pochissimo di tutto questo, forse nulla, perché tutti gli espositori presenti alla convention hanno un comuni denominatore, ovvero le radici punk, dove niente è creato solo per il guadagno ed è quindi massima espressione artistica. Tutte le opere esposte, i posters o il merchandising autoprodotto in vendita è disegnato, stampato, confezionato o "costruito" a mano e quindi saranno diversi tra loro ma avranno chiare influenze e richiami alla cultura punk/hardcore/skate. Di eventi legati all'illustrazione, al fumetto o alle autoproduzioni ce ne sono tanti e alcuni sono incredibili, meravigliosi, ma per partecipare a FILLER non basta avere un progetto DIY o una serigrafia con la quale stampi da solo il tuo merch: è il background artistico, il settore ma soprattutto il messaggio.

Detto questo che tipologia di pubblico pensate di attirare?

Filler è aperto a tutti. Sebbene ci siano un paio di artisti più "scuri" anche i più piccoli potranno venire a vedere le gallerie e fare acquisti ai banchetti. Anzi, è capace pure che si prendano bene e che magari lunedì chiedano alla madre di farsi mettere la colla di pesce sui capelli per andare a scuola una bella cresta, oppure chiedano a Babbo Natale di lasciare sulla slitta la macchinina radiocomandata per ricevere uno Schott o un paio di anfibi.
Lo scopo di Filler è quello di far conoscere a tutti artisti capaci, competenti, talentuosi che fanno parte di una cultura sotterranea e che non è assolutamente da meno rispetto alla "grafica convenzionale" e posticcia dalla quale siamo completamente assuefatti.

Quali sono le tecniche più utilizzate dagli artisti che avete invitato?

La maggior parte disegna a mano, usando chine, pennarelli, brush pens o pennelli, colori acrilici e vernici.
Woodslap però intaglia il legno, La Pipette Noir produce pupazzi di stoffa e Corpoc sono una coppia di serigrafi pazzeschi. Poi i supporti sulla quale sono realizzate le opere sono diverse: la carta ovviamente, ma anche tavole da skate, spille e magneti di metallo.

Di cosa si occupano Thunderbeard e Nessuno Escluso?

Thunderbeard è un progetto che ho creato nel 2011 insieme al mio socio Ale Gansi. Io ci metto la fantasia e le matite, lui ci mette gli inchiostri e la giostra serigrafica. Siccome suoniamo e siamo amanti del punk, dell'hardcore "vecchia scuola" e dello skateboarding (oltre a film e personaggi degli anni '80) i nostri lavori sono influenzati dall'iconografia, dai dischi e dalle bands di quel periodo.
Collaboriamo con bands, negozi ed etichette discografiche di settore realizzando merchandising dal disegno alla stampa.
Nessuno Escluso invece è un'associazione formata da alcuni genitori che hanno uno spazio e hanno allestito una graziosa libreria per ragazzi all'interno del centro civico di Noverasco e che ci hanno dato la possibilità, insieme al Comune di Opera, di poter organizzare l'evento.

L'etica do it yourself si è diffusa all'interno delle comunità punk e hardcore e propugna il rifiuto per le major della distribuzione musicale. Adesso che il mercato è in crisi e quasi tutte le band sono costrette a trovare altre soluzioni per promuoversi e finanziarsi, pensi che il do it yourself possa essere allargato ad altri generi e realtà indipendenti?

"Siamo tutti sulla stessa barca", solo che il concetto di "autoproduzione", che nel circuito punk è normale pensare, al di fuori è quasi ignorato o, peggio, non accettato. Purtroppo, aldilà della possibilità economica, molte bands, specie quelle rock, sembrano ancorate ad alcuni dogmi che li vincolano a restare dove sono (grosse etichette e distribuìzioni ad esempio).
Farsi da soli il merch o i dischi non è facile e l'impatto davanti ai preventivi per fare 500 copie del disco in vinile è pesante, spesso scoraggiante. In più devi stare dietro a tutto, dalle registrazioni al prodotto finito. Ci vuole testa, indubbiamente, ma ci vuole anche costanza, coraggio e soprattutto bisogna crederci.
Molti gruppi ora si autoproducono i dischi perché non esistono molte etichette disponibili e quindi, piuttosto che non fare nulla, piuttosto di rimanere in silenzio, si sparano un po' di concerti con dei compensi tali che permetta loro di pagarsi le spese e avere un margine di guadagno. E' l'esigenza di "dire qualcosa" che li spinge a tanto. Ci vuole pazienza per tirare su "due spicci" da investire in un disco (o una qualsiasi cosa da autoprodurre), ma quando ci si riesce, anche se hai fatto il triplo dello sbattimento che non avresti fatto con una label alle spalle, provi il triplo della soddisfazione ogni copia/pezzo che vendi, ed è tutta meritata.
Onestamente non lo so se tutto questo possa espandersi ed essere preso in considerazioni da realtà più grandi o lontane dall'etica DIY però essendo un periodo di crisi e quindi di cambiamento, forse tra poco ci sarà una svolta.

Verranno organizzati anche dei workshop. Puoi darci qualche dettaglio in più?

Filler è completamente gratuito, sia per i visitatori che per espositori. E' la prima edizione e abbiamo voluto fare un esperimento.
Non volevamo che gli espositori, specie chi arriva da più lontano, rischiassero di smenarci troppi soldi quindi, anche grazie al patrocinio del Comune di Opera, siamo riusciti ad abbattere i costi dell'evento potendo permetterci di fare tutto gratuitamente.
Stessa cosa per i workshops. Sono completamente gratuiti, a parte quello di Greta Pins che realizza spille e magneti e che il costo è relativo alla spilla/magnete che hai voglia di creare. Davide Pagliardini è un type-designer e terrà una lezione di 2 ore e mezza sulla scrittura e struttura dei lettering hand-made (solo sabato 13) e La Pipette Noir farà un "walk-in" workshop di Vegetable-Print (anche per i marmocchietti che passeranno di li) ovvero una tecnica di stampa che prevede l'utilizzo di vegetali, frutta e ortaggi.
Saranno due giornate piene ed interessanti, sembrano tutti contenti. Ora ce la metteremo tutta per fare in modo che venga una "due-giorni" memorabile.

Parole di Darion "Pepper" Maggiore.