-Core
Unzucht
Pubblicato il 06/09/2015 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vorrei che presentassi la band ai nostri lettori sottolineando quelli che sono stati i passaggi chiave della vostra carriera fino adesso..
Letteralmente Unzucht significa fornicazione ed abbiamo iniziato cinque anni fa suonando a festival come M’era Luna, Masters Of Rock e Rockharz. Il nostro debutto ‘Todsünde 8’ risale al 2012 e per promuoverlo siamo stati in tour con Mono Inc., Megaherz e Lord Of The Lost. Una volta uscito ‘Rosenkreuzer’ siamo entrati per la prima volta nelle classifiche tedesche e questo ci ha permesso di organizzare un tour da headliner. ‘Venus Luzifer’ risale all’anno scorso ed il successo è stato tale che abbiamo pensato di pubblicare un altro ep, ‘Schweigen/Seelenblind’, con un video. Su Spotify potete ascoltare tutte le nostre canzoni.

Quali sono le vostre influenze maggiori?
Tutti amiamo i Nine Inch Nails. Personalmente adoro Deftones, Alkaline Trio, The Bronx, AFI, Korn, Ministry, Will Haven and The Smiths.

Consideri la vostra proposta principalmente orientate verso il mercato tedesco oppure già pronta per un’esposizione internazionale?
Siamo pronti a diventare una realtà internazionale. Abbiamo già suonato in Inghilterra, Ungheria, Svizzera, Austria e Repubblica Ceca.

Dopo un anno circa quali sono pregi e difetti di ‘Venus Luzifer’?
E’ sicuramente il nostro album migliore soprattutto dal punto di vista della produzione. Mi riferisco in particolare al suono della batteria. Per il momento non trovo alcun difetto.

Perché avete scelto proprio ‘Schweigen’ e ‘Seelenblind’ per l’ep?
Sono i migliori pezzi di ‘Venus Luzifer’ e non riuscivamo ad eliminarne uno quindi abbiamo deciso di pubblicare un doppio singolo. Mi piace molto il formato ep. Ho appena acquistato ‘Open The Mind To Discomfort’ dei Will Haven e lo adoro.

Gli inediti risalgono alle sessioni di registrazione di ‘Venus Luzifer’?
Avevamo ancora questi due pezzi, ‘Ein letzter Gedanke’ e ‘Die Dialektik Des Schreckens’, che aspettavano di essere pubblicati ed è finalmente arrivato il momento. I pezzi sono scritti principalmente dal nostro chitarrista De Clercq con qualche idea aggiuntiva di Der Schulz. De Clercq si occupa del programming e poi aggiungiamo i vari strumenti insieme.

Quali sono i remix che preferisci?
‘The Death Valley High Remix’ è una sorta di ritorno alla vecchia scuola degli anni ottanta. Erdling ha regalato un approccio alla Neue Deutsche Harte. ‘Bells Into Machines’ è un pezzo industrial con doppia cassa e Roboz ci ha aggiunto alcuni passaggi dubstep. Il mio remix preferito è comunque il primo e la band di San Francisco ci ha supportato anche nell’ultimo tour.

‘Bells Into Machines’ chiama in causa Paul Barker e Chris Connelly. Sei fan della storica line-up dei Ministry? Qual è il loro masterpiece a tuo parere?
Assolutamente! Sono un grande fan! ‘Psalm 69’ è da sempre una grande influenza. Ero ancora adolescente quando uscì nei negozi. Mi piacciono quasi tutti gli album dei Ministry, non solo ‘The Mind Is A Terrible Thing To Taste’ ma anche gli ultimi. Il mio preferito è comunque il live ‘In Case You Didn't Fell Like Showing Up’. Il solo di batteria di ‘The Missing’ è fantastico.

Quali sono i vostri piani adesso?
Tra un mese inizieremo un nuovo tour in patria ed il prossimo anno suoneremo in diversi festival tra cui l’Amphi di Colonia. Non siamo ancora stati in Italia ma rimedieremo presto. Ogni tanto riceviamo richieste da dancefloor ma siamo una rock band e non abbiamo connessione con la scena ebm.

Quanto sono importanti il look ed il make-up per la band?
Non tanto. Celebriamo la musica col pubblico. Personalmente non uso trucco mentre gli altri ragazzi usano un po’ di mascara. Il body paint di De Clercq durante la nostra recente apparizione al M’era Luna e’ stata un’eccezione.

(parole di Fuhrmann)

Unzucht
From

Discography
2012 Todsünde 8
2013 Rosenkreuzer
2014 Venus Luzifer