-Core
Prong
USA
Pubblicato il 29/03/2016 da Lorenzo Becciani

Ho visto che avete pianificato un sacco di date europee ma non nel nostro paese. E' così complicato organizzare concerti qui?
Non credo sia più difficile. Al limite è difficile fare venire la gente ai concerti. Comunque questo è il primo tour. Torneremo in autunno e includeremo sicuramente anche Italia e Spagna.

Attualmente quasi tutte le band sopravvivono grazie ai tour. E' diventato più o meno complicato trovare promoter e buoni locali dove esibirsi?
Non mi sono accorto di grandi cambiamenti. Fa schifo come prima. Per esempio adesso negli Stati Uniti è più semplice organizzare delle buone date negli stati centrali e più difficile nelle grandi città. A New York non ci sono più club, le persone stanno scappando a causa dei costi eccessivi.

Cosa pensi dei fatti avvenuti a Parigi?
Credo che sia il momento di installare metal detector all'entrata di ogni concerto.

Dopo il tour europeo suonerete in lungo e in largo negli Stati Uniti. Com'è la vita in tour dopo tanti anni? Sei abituato a fare pratica, dormire, bere..
Di solito cerco di dormire un po' nel locale dove suoneremo. Prima giravo di più ma comunque mi piace sempre andare in tour. Comporta dolore e sacrifici ma sono ancora abbastanza in forma, amo sudare e questo è il mio lavoro.

La vostra musica è piena di influenze thrash e hardcore. Che tipo di pubblico viene di solito ai vostri concerti?
C'è un sacco di varietà ma più metallari.

Adesso parliamo del nuovo album. Possiamo considerare 'X – No Absolutes' una progressione rispetto a 'Ruining Lives'?
E' simile. Mi piace di più il suono e credo che si percepisca una maggiore confidenza nella line-up. L'album precedente è stato scritto con un sacco di insicurezza. Non avevamo mai fatto le cose così in fretta. E' stata una sfida a tutti gli effetti. Pure stavolta il tempo a disposizione è stato poco ma eravamo più consapevoli di quello che potevamo fare. Alcuni pezzi sono più diretti perchè venivamo da 'Songs From The Black Hole'.

Volevate cambiare qualcosa in particolare?
Non dobbiamo accontentare le richieste di un'etichetta. Suoniamo quello che ci piace e basta. In passato ho sperimentato molto ma adesso sento che non funzionerebbe più. Abbiamo poco tempo e pochi soldi ma ce la caviamo ancora bene.

Di cosa parlano i testi?
Il concept è quello di tutti i nostri album. Parlo della vita di tutti i giorni, in qualche pezzo c'è un lato spirituale ed in generale il messaggio è positivo ma ci sono anche dei pezzi politici e più cupi degli altri.

Pensate di girare un video per promuovere l'album?
Forse ne gireremo uno per 'Cut And Dry'. Il pezzo sta ottenendo un gradimento unanime.

Quali sono gli altri passaggi chiave dell'album?
'Ice Runs Through My Veins' è un gran pezzo. Forse il mio preferito in questo momento. 'Ultimate Authority' è l'ultimo che abbiamo scritto. E' veloce e l'abbiamo inserita in scaletta all'ultimo minuto. Stavamo completando il mixaggio e ho registrato la voce con un microfono comune nel mio studio personale. Trasmette una grande energia. Anche 'Do Nothing' perché è qualcosa che i Prong non hanno mai fatto in precedenza.

Come nascono le tue canzoni?
E' una bella domanda. Qualche volta da un riff nel mio appartamento o con il resto della band. Niente di complicato in ogni caso. Diversi brani dell'album sono nati col contributo di Chris Collier, dei synth e una drum machine. Jason Christopher e Art Cruz sono due ottimi musicisti, hanno avuto parecchie difficoltà ad emergere e sono le persone giuste per me. Non devono essere per forza in sala prove per imparare le tracce alla perfezione.

Come è stata la reazione dei vecchi fans dei Prong a 'Songs From The Black Hole'?
Sono un po' arrabbiato perché a mio parere l'album non è stato promosso come avrebbe dovuto. La dimostrazione è che abbiamo venduto tante copie ai concerti.

Quali ritieni che siano i tuoi apici in carriera?
'Cleansing' è stato in assoluto l'album che ha venduto più dei Prong. Ha contribuito a definire l'industrial metal e ha rappresentato una sorpresa anche per la label. Allo stesso tempo ritengo che 'Ruining Lives' abbia rappresentato una svolta per la band. 'Turnover', 'The Barriers' e la title track sono diventati subito dei classici dal vivo e ripensando a come è nato l'album è incredibile. Avevo appena rotto con la mia fidanzata, passavo il tempo in una stanza con degli amici e vivevo sotto pressione. Chris Collier e Steve Evetts mi hanno aiutato e il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Cosa hai ascoltato di recente?
L'ultimo album che ho ascoltato a ripetizione è 'Pylon' dei Killing Joke. Altrimenti ho messo su The Doors e Cream.

(parole di Tommy Victor)

Prong
From USA

Discography
Primitive Origins (1987)
Force Fed (1988)
Beg to Differ (1990)
Prove You Wrong (1991)
Cleansing (1994)
Rude Awakening (1996)
Scorpio Rising (2003)
Power of the Damager (2007)
Carved Into Stone (2012)
Ruining Lives (2014)
Songs from the Black Hole (2015)
X (No Absolutes) (2016)
Zero Days (2017)
State Of Emergency (2023)