-Core
Vektor
USA
Pubblicato il 11/05/2016 da Lorenzo Becciani

Siete di nuovo in Europa poi partirete per un tour americano con i Voivod e nel frattempo uscirà il vostro terzo album. Direi che è il momento migliore di tutta la vostra carriera..
Puoi dirlo forte! Siamo eccitati per l'uscita di 'Terminal Redux' e perché vediamo un sacco di gente ai nostri concerti. Rispetto alle altre volte ci siamo presi più tempo per pubblicare quest'album ma ne è valsa la pena. Riguardo al tour con i Voivod sarà l'occasione per suonare al fianco di una band storica e fare capire a tante persone che non siamo come loro solo perché ci siamo ispirati al logo. Ci sono decine di band che hanno copiato il logo dei Nuclear Assault eppure non hanno subito i medesimi paragoni. I Voivod sono grandiosi e hanno scritto la storia del thrash ma noi proponiamo la nostra musica.

Dacci qualche anteprima su 'Terminal Redux'..
E' un concept album ed è più lungo degli altri due album. Ci sono dei pezzi molto lunghi e puoi trovarci sia folle ed esplosivo thrash che suoni spaziali e atmosfere sinistre. Abbiamo avuto l'onore di ospitare due cantanti soul di Philadelphia e aggiungere un tocco alla Pink Floyd alle registrazioni. Suona sempre tipicamente Vetkor ma allo stesso tempo segna una progressione importante.

Ho letto un sacco di recensioni di 'Outer Isolation' in cui si diceva che il vostro secondo album era buono ma non come il primo. Qual era la vostra visione prima di cominciare un altro processo? Cosa volevate cambiare o migliorare questa volta?
Non so di cosa parla certa gente. A me piacciono entrambi gli album. 'Black Future' aveva una produzione più cruda mentre quella di 'Outer Isolation' era più curata. Alcuni pezzi del nuovo album sono più simili a quelli del debutto ma credo che sia più conseguenza del fatto che quando registrammo 'Outer Isolation' trascorremmo un sacco di tempo in studio. Questa volta ho registrato dei demo grezzi a cui ho lavorato per diversi mesi e siamo entrati in studio solo quando avevamo i pezzi pronti.

Perché avete scelto 'Ultimate Artificer' come anteprima dell'album?
Dopo cinque anni di silenzio volevamo un pezzo che si ponesse a metà tra i due estremi dell'album. E' un pezzo dominato da un riff veloce, molto tecnico ma anche atmosferico e con il classico space-sound che ci piace tantissimo. In generale 'Terminal Redux' copre diversi territori sonori ed è un concept quindi non era semplice scegliere un pezzo che rappresentasse tutti gli altri. Credo comunque sia stata compiuta un'ottima scelta.

Qual è la storia che accompagna l'album?
La prima canzone di 'Terminal Redux' riprende il discorso interrotto dalla title track di 'Outer Isolation'. Narriamo la storia di un soggetto sperimentale che accresce di potere nel regime guidato da Cygnus. Il suo obiettivo è quello di instaurare equilibrio nella galassia controllando le maree ed il flusso di vita e morte. Dopo avere conquistato la posizione di generale sobilla contro Cygnus e prende il commando dell'intera forza armata. Più il tempo passa però e più ci si rende conto che tale potere è illusorio.

Come scrivi i pezzi normalmente?
Dipende. E' tutto molto casuale. A volte mi vengono delle idee a lavoro e cerco di tornare a casa velocemente per non dimenticarmele. Altre volte nascono dopo avere bevuto qualche birra o avere visto qualche documentario o film di fantascienza.

Dal punto di vista vocale a chi ti ispiri?
Non sono certo un cantante tecnico. Tiro fuori tutto me stesso e mi lascio andare pensando al concept. Quando ero giovane ho cominciato a cantare con 'Kill'em All' dei Metallica e 'Prometheus: The Discipline Of Fire & Demise' degli Emperor.

Sei rimasto soddisfatto del nuovo episodio di 'Star Wars'?
Mi sono divertito molto. Avevo già apprezzato il lavoro di JJ Abrahms con 'Star Trek' e devo dire che alcuni scenari erano old school come piace a me.

Come vi trovate con Earache Records?
E' tutta questione di business. Earache ha comprato i nostri primi due album da Heavy Artillery con cui eravamo già in discussione per il terzo. L'aspetto positivo è che non ci hanno dato alcuna deadline e hanno aspettato che consegnassimo loro il materiale.

Com'è la vita a Philadelphia? Ci sono delle buone band in giro?
Non è niente male. La scena punk è quella più attiva ma ci sono anche band metal di spessore come Coffin Dust e Casket. Entrambe ci seguono ai concerti e si è creato un bel rapporto.

Quali sono le retro-thrash band che preferisci?
In passato gli Havok. Adesso direi gli Antichrist e poi vorrei segnalare i Bonded By Blood con cui abbiamo diviso il palco trovandoci molto bene. Sono dei bravi ragazzi.

Qual è stata la vostra esperienza dal vivo più esaltante fino adesso?
Senza dubbio l'Hellfest di tre anni fa. Suonare sul main stage davanti a tutte quelle persone è stato impressionante.

Avete dei rituali particolari prima dei concerti?
No, nessun rituale. I giorni prima del tour facciamo molte prove mentre di solito ci troviamo una volta alla settimana.

(parole di David DiSanto)

Vektor
From USA

Discography
Black Future (2009)
Outer Isolation (2011)
Terminal Redux (2016)