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PK-FK
Italia
Pubblicato il 20/03/2021 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vorrei partire da come vi siete conosciuti. É stato un incontro casuale oppure siete diventati amici in un contesto anche esterno dalla musica? Cosa vi ha spinto a lavorare insieme?
(F) Ai tempi cercavamo un cantante, un amico ci mise in contatto con Alex. Appena pose piede in sala prove, con un cappottino scuro alla Lohengrin e un quaderno di versi sotto il braccio, capii che era il  soggetto giusto ancor prima che aprisse bocca. Nel tempo, ci siamo spesso frequentati anche al di fuori della musica. La sua nuova vita australiana ha certo dilatato le cose, che però non si sono mai spente. Non ricordo di aver mai avuto con lui un dissapore, una discussione.
(A) Un amico in comune mi disse che questo gruppo, i Virus Polyactive, cercava un cantante...Mi presentai senza sapere niente della loro musica, mi fecero ascoltare due pezzi, provai a ricantarli, e, con mia grande sorpresa, decisero di darmi una possibilità. Francesco era chiaramente l’anima creativa del gruppo, si faceva guidare dal suo istinto e cercava sempre di evitare soluzioni prevedibili o scontate.

Dobbiamo considerare PK-FK come una sorta di continuazione del progetto Polyactive?
(F) Direi di no. Ho anche scherzato con Alex su questo. Eravamo la voce e la chitarra, parte di non poco peso nell'ossatura del gruppo e il passato non si perde mai, ma è inutile dedicare troppe energie a vincere la intrinseca ritrosia che il tempo passato esige per farsi recuperare. E poi con Alex abbiamo altre volte tentato qualcosa in due, esternamente ai rispettivi progetti e gruppi.
(A) Lo vedo come un progetto nuovo, anche se in passato abbiamo già provato a prendere iniziative al di fuori dal gruppo. Mi ricordo di un concerto dove ci presentammo sotto il nome Ladies and Tramps, chitarra e voce e suonammo solo cover. Facemmo una versione di ‘Passion of Lovers’ dei Bauhaus che non era niente male...

Perché i Polyactive non hanno funzionato o comunque non sono andati avanti?
(F) Chi può dirlo... forse la solita somma di variabili interne ed esterne a un gruppo. È difficile alla distanza, tutto si affievolisce Affidandosi alle consuete suggestioni letterarie, in fondo, all'Annibale di Giovanni Papini persino le battaglie più cruente viste da altezze celesti possono sembrare il ronzio spento di moscerini attorno a una mela caduta da un ramo. Nelle due fasi del gruppo, la testimonianza della Electric Eye era già un canto del cigno, bellissimo ma tale. Visto da qui. Allora ci credevamo.
(A) Una serie di motivi...Il fatto che cominciai a cantare con i Pankow certamente non aiutò a cementare la coesione del gruppo poi eravamo completamente dedicati al progetto musicale ma del tutto incapaci nel marketing e nella promozione. Mi ricordo di un pomeriggio in cui Aiazzi dei Litfiba venne ad ascoltarci in cantina e fece dei commenti abbastanza sgradevoli, dall’alto del suo piedistallo. Invece di buttarlo fuori a calci lo ringraziammo per la visita.

Ritenete che la compilation 'Silence Over Florence', di cui conservo gelosamente una copia, abbia fatto luce su quel periodo o ci sarebbe ancora qualcosa di interessante da pubblicare o ristampare?
(F) Direi appunto che è un'ottima testimonianza, anche dell'ambiente. Ricordo un brano, di cui ho perso traccia, l'ultimo cantato in italiano, che in un paio di minuti concentrava molte cose, e avrebbe ben rappresentato l'evoluzione interna al gruppo, ecco forse è mancato quello, ma è solo un dettaglio in un progetto di per sé realizzato benissimo.
(A) Quella compilation riflette un periodo, avevamo gia’ fatto dei compromessi a quel punto, cantavamo in inglese. Per vari motivi mi piace ricordare il periodo in cui cantavamo in italiano, eravamo più sperimentali..

Come è nato PK-FK? Era qualcosa che avevate in mente di fare da tempo oppure si è sviluppato di recente?
(F) C'è stato uno scambio di email, e mi piace molto la spontaneità che da subito ha accompagnato la volontà di fare di nuovo qualcosa assieme. A un certo punto c'erano un buon numero di brani pronti, ho proposto ad Alex di provare a farli uscire come album.
(A) Il progetto è partito da Francesco, gran parte dell’album è opera sua. Io ho contribuito e ho aggiunto alcuni elementi, ma ho cercato di non modificare l’intento originale.

Perchè avete associato i termini ironia e salvezza?
(F) Una chiave di lettura. Un leitmotiv, che accompagna ciò che si tenta di affrontare nei brani. Quello scintillio vitale e imprescindibile quando il buio si fa fitto (e sia detto anche questo con la dovuta ironia).
(A) Una risata ci (vi) seppellira’.

Alex di recente è tornato a lavorare con i Pankow, pubblicando lo splendido EP 'Der Doctor Schnabel Von Rom', nel quale spicca un pezzo cinico come 'Australia Is Burning'. Tale cinismo è presente anche nei testi di 'Irony And Salvation'? Di cosa parli stavolta?
(F) A tratti affiora, col dovuto distacco magari, Tra i testi di Alex mi viene in mente il finale di 'If I Had Another Day'... “If I had another day... I would waste it like the ones that came before...”
(A)  A dire la verita’ sono un un pò monotematico, direi monotono...negli ultimi anni scrivo solo del tempo che passa, della paura, impotenza, incapacità di gestire il declino fisico e mentale...

Quale significato si cela dietro a 'Break It Up Now' e 'No Time Waste Time'?
(F) Legami, vincoli, catene appunto se li prendi male, individuali, collettivi, interiori, esteriori, anche un velato desiderio di essere invisibili. Il video mi sembra in qualche modo un sotterraneo fantasioso, un caos dove anche gli oggetti si ribellano e si animano per spezzare la prevedibilità del quotidiano loro imposto. 'No Time Waste Time' invece è un testo di Alex, dove mi sono permesso la sola aggiunta dell'invito, a fronte della cronica carenza, a sprecare per rivalsa il proprio tempo, sempre a proposito di ironia... e salvezza.

Qual è il pezzo da cui è partito tutto? E quello invece che probabilmente si avvicina in maniera maggiore a quello che sarà il progetto in futuro? 
(F) ‘Control Voltage 19' direi che non a caso apre l'album, non fosse che per il suo evidente riferirsi anche, ma non solo, alla pandemia. Con Alex mi sembra che 'Just Passing By' rappresenti bene la nostra ripartenza. Il futuro? È lì, ineluttabile, ma non deve interferire. Vorrei, per una volta, dare per scontato il continuare a fare musica assieme, a prescindere. Cosa farne e come è relativo, non fosse che per tenercela per noi, o magari per alzare il tiro.
(A) Mi piacerebbe continuare con questo progetto, penso ci siano grandi potenzialità...il suono di Francesco è cambiato attraverso gli anni ma ha mantenuto quel carattere idiosincratico che lo rende irresistibile...

Il fatto di dovere registrare e comporre a distanza ha comportato problemi? Come è stato impostato il lavoro? Avete utilizzato dei software particolari per salvare le idee e registrare i demo?
(F) Uno schema collaudato. Io propongo certi brani ad Alex e lui ci aggiunge la sua voce. Di persona si potrebbero fare più scelte, ma tant'è, la distanza dobbiamo considerarla uno stimolo, non un problema. Ciascuno utilizza i propri marchingegni, niente fuori dell'ordinario, e cerchiamo di trarne il massimo in termini di espressività e sonorità.
(A) Lavorare a casa, senza pressioni, senza la noia mortale delle settimane in studio di registrazione, senza persone dall’altra parte del vetro che ti guardano senza dire veramente quello che pensano, e’ un sollievo enorme...

In termini di produzione e mixaggio cosa volevate ottenere? Il sound di 'Irony And Salvation' è sicuramente legato agli anni ottanta ma allo stesso tempo davvero pungente e fresco. A cosa è dovuto secondo voi?
(F) Forse all'inseguire qualcosa di personale e che non si leghi a nessun periodo in particolare. Massima trasversalità e libertà creativa. Il passato è sacro, ma prendiamoci anche i vantaggi del presente e dell'esperienza. Miriadi di influenze, di input, ma niente revival.
(A) Sento un sacco di cose nel suono, non necessariamente echi degli anni ottanta...io cerco di non guardare al passato, ho voglia di cose nuove, non riciclaggi di esperienze stantie...

Pensate che 'Irony And Salvation' si presti ad uno spettacolo multidisciplinare? Quale potrebbe essere la sua trasposizione dal vivo?
(F) Con la fantasia è consentito volare ovunque. Quindi, come si dice banalmente, mai dire mai. Ma qui, logisticamente,  il discorso sarebbe davvero un po' più complesso e articolato
(A) Sarebbe bello...oggettivamente difficile, non impossibile...

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Irony And Salvation - 2021
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