Ciao Ethan, dove sei in questo momento?
Ti chiamo da una piscina della Florida. Sono in sdraio a prendere il sole. In questo momento siamo in tour e non potrei chiedere di meglio.
Ci credo. Complimenti per il nuovo EP che è davvero tanta roba. Vorrei però iniziare parlare delle origini della band. Come vi siete formati? Qual era la vostra visione?
Abbiamo iniziato nel 2021, q uindi sono passati già dieci anni. Non ci prendevamo troppo sul serio, volevamo divertirci e prendere spunto dalle band che ci piacevamo. Con il passare del tempo ci siamo trovati sempre più impegnati e le cose si sono fatte serie, anzi la band adesso è la cosa più seria di tutta la mia vita. In tutti questi anni ci sono stati cambiamenti ma la visione è sempre la stessa ovvero suonare la musica che più ci piace e scrivere canzoni che ci permettano di connetterci con il nostro pubblico.
Quali sono le differenze più grandi tra i tre full lenght che avete pubblicato fino adesso?
La differenza sostanziale è rappresentata da Niko, il nostro chitarrista che si è aggiunto alla band in occasione delle registrazioni di ‘Hatred Stems From The Seed’. Il nostro primo album, ‘Everyone Leaves’, era decisamente più immaturo anche perché l’ho scritto quasi tutto da solo. Quando è arrivato Niko abbiamo compiuto uno step notevole dal punto di vista tecnico e ci siamo orientati in maniera decisa verso il metal.
Perchè avete deciso di pubblicare un EP e non un altro full lenght?
‘Power Through Terror’ è uscito subito prima della pandemia e siamo stati bloccati per più di un anno così ci siamo trovati a scrivere altre canzoni. Quel periodo è stato estremamente stagnante e avevamo bisogno di lavorare. ‘Torture World’ è uscito come EP perché ‘Power Through Terror’ merita ancora la giusta attenzione e solo ora lo stiamo promuovendo come si deve.
A cosa si riferisce‘Kingmaker’?
Nella canzone mi riferisco a internet ed a quanto assurda sia la sua struttura. In rete puoi trovare milioni di informazioni inutili e solo poche cose meritano davvero attenzione. Ci sono teorie complottistiche come quelle di QAnon che non dovrebbero essere pubblicizzate.
Possiamo affermare che ‘Torture World’ sia la traccia che rappresenta il vostro sound al meglio?
Sono d’accordo. É violenta, tecnica, ricca di influenze metal ma con un cantato tipico del nostro passato hardcore. Il bridge è piuttosto sperimentale ma altrettanto heavy e la voce di CJ McMahon dei Thy Art Is Murder è grandiosa.
‘Womb’ è invece la traccia più varia dell’EP. Come è nata?
Quando l’abbiamo scritta era molto strana e non pensavamo che l’avremmo mai pubblicata. Durante la pre-produzione ci siamo divertiti molto a cambiarla ed alla fine è diventata una delle nostre migliori canzoni di sempre. Siamo riusciti a renderla veloce e heavy.
Il titolo di ‘Death Forgives No One’ è invece abbastanza pessimista.
Hai ragione, ma è un modo di dire che siamo tutti uguali. Ognuno deve morire e non siamo più importanti degli altri. Questo è il motivo per cui voglio godermi il più possibile ogni singolo istante della mia vita. Non ho mai cercato di parlare di un tema specifico nelle mie liriche anche se è vero che da ‘Power Through Terror’ in poi i miei testi si sono fatti più politici. Parlo comunque di ciò che mi viene in mente e la sola prerogativa è essere onesto con me e con i nostri fan.
Quando hai incontrato la prima volta Will Putney?
È stato ad un concerto dei Counterparts che stavamo per pubblicare ‘Nothing Left To Love’. Ci siamo parlati nel backstage e siamo diventati amici. In quel periodo stavamo lavorando con un altro grande produttore ovvero Randy LeBoeuf. Con lui però non c’era troppo dialogo e poi eravamo appena stati lasciati dal nostro management. Will si è offerto di farci da manager e quindi è nata l’occasione di farci mixare da lui. Ormai sono trascorsi due anni e mezzo e ora posso affermare che è uno dei migliori amici. Quando ho potuto gli ho dato una mano con gli END ed il tour con i Fit For An Autopsy sta andando al meglio. Quest’anno non vogliamo sentire discorsi! Vogliamo stare in tour il più possibile e tra poco saremo anche in Europa. A Maggio abbiamo una data a Milano e ci saranno anche gli Enterprise Earth ed i Sentinels (oltre agli autori di ‘Oh What The Future Holds’, ndr). Purtroppo gli Une Misère non potranno esserci ma sarà comunque strepitoso.
Sei di Boston, quindi ti chiedo intanto se sei un fan dei Celtics..
Sì, ma non seguo troppo la pallacanestro.
Poi vorrei sapere quali sono le migliori band hardcore-metal dell’area di Boston..
Gli American Nightmare sono in assoluto la mia band preferita di sempre. Poi ricordo The Suicide File, The Hope Conspiracy e In Remembrance. Di nuovi i migliori probabilmente sono i Vein.fm. Nel Massachusetts abbiamo tutti un carattere molto forte e passionale. Non buttiamo via il tempo e facciamo tutto con grande intensità. È per questo motivo che ci sono tante band hardcore e metal.
Quali sono le tue icone musicali in assoluto?
In quanto a musica hardcore direi American Nightmare, Minor Threat, Black Flag e Bad Brains. Per quanto riguarda invece il metal su tutti Death, Obituary, Testament, Metallica e Pantera.
(parole di Ethan Harrison)