-Core
Månegarm
Svezia
Pubblicato il 19/05/2022 da Lorenzo Becciani

Possiamo parlare dell’album più vario della vostra carriera?
Sì, siamo davvero soddisfatti di quello che abbiamo ottenuto. C’è tanto groove, parti folk tradizionali, canzoni epiche, passaggi più lenti nel tipico stile nordico e blast beat. Stiamo lavorando ad un live show altrettanto vario. Vogliamo che sia un bel momento per tutti i nostri fan. 

Il titolo è totalmente impronunciabile. Qual è il suo significato?
Significa il destino della giovane dinastia. É un concept album basato su un vecchio poema, che parla di saghe svedesi. Credo davvero che ‘Ynglingaättens öde’ sia il nostro album più completo fino ad oggi e, nonostante i giorni bui della pandemia, è ricco di melodie forti, riff e ritornelli potenti.

Ormai le serie televisive ed i film sui vichinghi si moltiplicano. Pensi che ‘Ynglingaättens öde’ possa essere un’eccellente colonna sonora per prodotti del genere?
Forse sì. Proprio ieri sera ho finito di vedere il primo episodio della nuova serie Vikings: Valhalla e l’ho trovato ottimo. 
 
Mentre aspettavo l’intervista ho visto su Instagram il video acustico di ‘Hågkomst av ett liv. Vi riconoscete in questa dimensione? 
Molto di più che in passato ed i nuovi fan la apprezzano molto. Stiamo preparando uno show in cui suoneremo due pezzi acustici. Oltre a ‘Hågkomst av ett liv’ riprenderemo anche ‘Edl’ da ‘Vargstenen’ e sarà sicuramente una bella emozione.  

Avete tanti album alle spalle. Qual è stato il più sottovalutato?
Nel 2006 abbiamo pubblicato un EP acustico intitolato ‘Urminnes hävd - The Forest Sessions’. É stata una bella esperienza registrarlo, ma lo hanno ascoltato in pochi. 

E quale invece dei vecchi album ti piacerebbe registrare e produrre di nuovo?
Forse il nostro secondo album, ‘Havets vargar’, perché lo registrammo in un periodo difficile. Fummo costretti a cambiare studio e ci furono tanti problemi stupidi. Però non sono sicuro che saremmo ancora in grado di suonare così veloci.

Quanto sono cambiate le cose adesso che siete su Napalm Records? 
Siamo felici di collaborare con l’etichetta austriaca fin da ‘Legion Of The North’. Il gruppo di lavoro è cresciuto di release in release e adesso abbiamo sei-sette persone con cui parliamo quotidianamente.   

Qual è il pezzo chiave del nuovo album?
Mi piace pensare che sia ‘Freyrs Blod’, perché dura dieci minuti e abbiamo deciso ugualmente di inserirlo all’inizio del disco. È stata una scelta coraggiosa ma la difendiamo con orgoglio. Esplode subito come una bomba, con grida e ritmo veloce. È come un pugno in faccia. All'inizio non avevamo un'introduzione per la canzone. Lo strano suono che senti, cinque secondi prima dell'inizio della canzone, lo abbiamo inventato in studio quando abbiamo mixato l'album. È un pezzo che ci rappresenta molto perché propone un po' tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi vent'anni.  

Un altro pezzo chiave è senza dubbio ‘Stridsgalten’, il singolo che vede come ospiti membri di Korpiklaani, Equilibrium e Raubtier. 
L’ultimo lavoro dei Korpiklaani è stato il disco che ho ascoltato di più negli ultimi mesi assieme a ‘Senjutsu’ degli Iron Maiden. Avere Jonne Järvelä sul pezzo è un grande onore. 

Personalmente ho trovato molto belli i video di ‘Ulvhjärtat’ e ‘En snara av guld’.
Ti ringrazio. Nel complesso siamo stati molto attivi dal punto di vista creativo e abbiamo seguito personalmente ogni dettaglio relativo all’uscita dell’album. 

Ad inizio carriera, il viking metal aveva un legame forte col black e quindi un ideale tour sarebbe stato di supporto a band del calibro di Dark Funeral o Marduk. Poi ci sono stati gli alti e bassi del folk metal e quindi un tour con Fintroll o Turisas sarebbe stato molto interessante. Adesso invece chi vi piacerebbe supportare?
Sarò ripetitivo ma dico ancora Korpiklaani. Non solo sono amici ma hanno un approccio molto vario come il nostro.  Poi in quel modo saremmo sicuri di eseguire bene ‘Stridsgalten’. 
 
Prima hai parlato di ascolti. Qual è l’album metal svedese che ti ha più colpito di recente?
Il nostro chitarrista live, Tobias Rydsheim, suona nei Wormwood. Il loro ‘Arkivet’ è veramente superbo. Black metal melodico suonato da grandi musicisti. 
 
(parole di Erik Grawsiö) 


 

Månegarm
From Svezia

Discography
Nordstjärnans Tidsålder (1998)
Havets Vargar (2000)
Dödsfärd (2003)
Vredens Tid (Age of Wrath) (2005)
Vargstenen (2007)
Nattväsen (2009)
Legions of the North (2013)
Månegarm (2015)
Fornaldarsagor (2019)
Ynglingaättens Öde (2022)