-Core
Sirrush
Italia
Pubblicato il 28/02/2023 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto partirei dalla copertina di ‘Molon Labe’, ricca di simboli e decisamente evocativa. Volete presentarcela nei dettagli?
La copertina è un dipinto realizzato da me il cantante della band dove tramite la mia immaginazione ho cercato di ricreare il percorso di questi  soldati all'interno delle termopili guidati dal loro spirito patriottico e di protesta verso la minaccia persiana. La dea Atena in alto alle loro spalle è la rappresentazione di questo  pensiero in quanto essa  indica loro la via da seguire per raggiungere la libertà a loro negata.  Il soldato in primo piano nel dipinto lo vediamo  suonare    l'aulos (un antico flauto greco) che veniva suonato durante le marce di guerra, esso non aveva lo scopo  di infiammare o spronare gli animi , ma al contrario, per moderarli e calmarli, cosa che si ottiene proprio con le melodie di un flautista.  Questi dettagli servono a far vivere a chi osserva il dipinto questo grande momento sotto le note della nostra musica.

Perchè è passato così tanto da ‘The Era Of Ishtar’?
Il motivo principale è legato sopratutto alla line-up, il chitarrista nonché compositore di quei tempi per motivi personali dovette lasciare la band e trovare un sostituto capace di entrare  nello spirito e nelle melodie legate ai Sirrush non era affatto semplice. Durante la ricerca cominciai a studiare la chitarra sia da autodidatta che con lezioni private e con il tempo sviluppai idee che a mio parere potevano riprendere in mano il nome Sirrush, ma questo richiese anni, fino quando conobbi Tiyris un talentuoso chitarrista che trovando interessante il materiale decise di entrare a far parte della band, rivisitando e componendo altre canzoni. In questo modo siamo riusciti a portare a termine un nuovo album, l'attuale ‘Molon Labe’.

Rispetto agli esordi il bilanciamento tra black e death è mutato? Un’influenza sta dominando sull’altra?
Diciamo che nel modo di rendere la composizione più matura con riff di chitarra e tempi di batteria  più articolati  e tecnici  rispetto a 'The Era Of Ishtar' abbiamo  portato  i Sirrush più su un  filo riconducibile allo stile death metal ma abbiamo comunque  fatto attenzione a mantenere sempre le linee melodiche e  atmosferiche che ci caratterizzano e che di certo non mancheranno mai.

Quando avete iniziato a comporre il materiale per ‘Molon Labe’? É stato un processo complicato?
‘Molon Labe’ si è fatto da sé, nel senso che non c'è stato un vero e proprio inizio. È stato l'insieme di idee composte nel tempo e sotto una forte ispirazione ad averlo messo in piedi. É stato più complesso limare i dettagli ovvero far incastrare bene i riff, l'indecisione di una melodia  rispetto ad un'altra, trovare le giuste metriche vocali di modo che si sposassero bene con le note.. Devo ammettere che non fu impresa facile ma allo stesso tempo divenne anche una piccola sfida da vincere !  

Come è nato il contatto con Non Serviam Records? Quali sono le vostre band preferite in catalogo?
Quando l'album fu ultimato cercavamo un' etichetta compatibile con il nostro genere e disposta ad ascoltare e apprezzare la nostra proposta musicale e tra le varie ci fu consigliata Non Serviam Records che trovando interessante il nostro stile ci propose un contratto. Il catalogo presenta band che spaziano tra il death e il black metal, non abbiamo ancora avuto il piacere di ascoltarle tutte  ma fin ora il sound di alcune delle band ci ha catturati come il death spinto dei Catalyst o le melodie atmosferiche nel black dei Mist Of Misery.

Cosa vi ha spinto a scegliere un concept sulla rivalità tra greci e persiani?
Avevo appena finito di leggere il libro ''Lo scudo di Talos'' un romanzo di Valerio Massimo Manfredi, dove ad un certo punto della storia il protagonista si trova all'interno delle Termopili dove appunto si svolse una parte dello scontro tra   spartani e persiani. Rimasi così affascinato e incuriosito dalla vicenda che decisi di approfondire questa storia con altri libri film e documentari vari, entrai così tanto in quel mondo da essere pervaso da una forte ispirazione che tramutai poi in musica di modo da poter dedicare un album che raccontasse la loro epica storia sotto le note dei Sirrush.

Com’è stato lavorare con Marco Mastrobuono e Davide Billia?
Abbiamo scelto il Kick Recording Studio di Marco per l'ottimo sound che è riuscito a dare ad una traccia inviata per prova, L'unico problema è stato la parte del missaggio che vista la distanza è stato difficile da seguire, ma una volta presa la mano siamo andati fino alla fine tranquillamente e siamo rimasti davvero soddisfatti. Per quanto riguarda la scelta della batteria conoscendo già Davide Billia  avevo modo di seguire i suoi vari progetti, e ho sempre apprezzato il suo tocco, miscela bene la violenza alla tecnica ed era quello che faceva proprio al caso nostro! In più Davide ha anche il Mk2 Recording Studio in cui poteva incidere la batteria comodamente e senza fretta per trovare i giusti tempi da usare per le tracce. Lavorare con lui è stato davvero una bella esperienza oltre che siamo entrati subito in sintonia con le giuste idee da usare.

Provate adesso a recensire ‘Deimos’ e la title track per i nostri lettori..
La canzone ha inizio con una breve intro composta da riff aperti con  note evocative come una preparazione ad un epica battaglia per poi dare l'inizio alle  danze con un mix di parti veloci e cadenzate seguite  da un  ritornello  inneggiante al dio Deimos. Essendo un concept album che narra in maniera romanzata la seconda guerra persiana, Deimos è la manifestazione della paura e del terrore che i soldati provano all'interno delle battaglie, che stremati e impauriti pregano Deimos di trasformare la loro paura in forza e coraggio per resistere alle ondate nemiche.

Ci sono gruppi della scena attuale, non necessariamente italiani, con cui sentite di avere qualcosa in comune?
Non sappiamo rispecchiarci ancora in gruppi attuali  tuttavia riconosciamo il lato epico e atmosferico della nostra musica in gruppi provenienti dalla Grecia come gli Astarte, Lloth, Kawir, Macabre Omen. Il mio stile è stato molto influenzato da due dei miei gruppi italiani preferiti, che ritengo i miei mentori, ovvero i Legion of Darkness e i gli Heruka.

Come sarà la trasposizione live del materiale? Cosa dobbiamo attenderci da uno show dei Sirrush?
Stiamo lavorando per cercare di creare un ottima scenica affiancata alla musica, ho creato dei costumi riconducenti a entità non umane, aste per microfono personalizzate, e in passato era solito sputare fuoco e vorrei continuare a farlo! Vorremmo che il pubblico si diverta e sopratutto riesca ad immergersi a pieno nel nostro mondo durante lo show.

Sirrush
From Italia

Discography
Molon Labe - 2022