-Core
Dragonforce
UK
Pubblicato il 07/06/2006 da Lorenzo Becciani

"Inhuman Rampage" è certamente il vostro album più completo e gode di una produzione che gli altri dischi non si erano potuti permettere. Sicuramente il miglior biglietto da visita possibile per presentare i Dragonforce anche in mercati che ancora non li conoscevano..
Sono perfettamente d"accordo. Con questo disco sentivamo l"esigenza di diffondere il nome Dragonforce anche oltre a quelli che erano stati fino a quel momento i nostri limiti. Avevamo anche avuto proposte da altre etichette ma quelle che offrivano garanzie commerciali migliori rispetto alla Noise ci volevano trasformare in un gruppo metalcore. Probabilmente non avevano sentito nemmeno una delle nostre canzoni altrimenti si sarebbero accorti che stavano perdendo tempo. La Noise invece ci ha lasciati in totale libertà e questo ci ha permesso di renderci conto personalmente di quali erano i nostri obiettivi e tentare a quel punto di migliorarci e superare i nostri limiti. Sono felice che hai sottolineato la produzione dell"album perchè credo che i suoni di questo disco siano una grande novità per chi ci ascolta da tempo e un punto di forza a nostro favore per sfondare in nuovi mercati.

Siete rimasti sorpresi dal successo ottenuto dall"album in Inghilterra ?
Decisamente si, è stato davvero curioso dividere le prime posizioni con gruppetti indie e pop che non conoscevamo nemmeno. Tutti i membri della band hanno origini e provenienze diverse ma la nostra base è in Inghilterra da diversi anni. Evidentemente il nostro ancorarci alla NWOBHM che qui non ha perso il suo fascino e i nostri connotati multietnici hanno giocato un ruolo decisivo nel permetterci di creare un grande buzz attorno al nostro nome. Alla fine però la differenza credo che l"abbia fatta un album che ha tutti gli elementi per attrarre gli amanti dell"old style così come il pubblico di gruppi come Bullet For My Valentine e Trivium che qui vanno fortissimo.

Che tipo di formazione tecnica hai avuto come chitarrista, in cosa credi di potere ancora migliorare e che tipo di rapporto hai con Herman ?
Personalmente ho iniziato a suonare molto presto, circa a dodici anni e come spesso accade spinto dall"emulazione di quelli che erano i miei primi idoli. Slayer e Iron Maiden su tutti. Con il passare degli anni anche a causa del mio carattere molto perfezionista ho studiato a fondo lo strumento e tutte le tecniche possibili per potermi migliorare sia come skill individuale, sia dal punto di vista compositivo e nel rapporto con altri musicisti. Tanti ottimi chitarristi anche più bravi di me dal punto di vista tecnico o più veloci peccano nella capacità di confrontarsi che e" basilare per potere comporre materiale di un certo valore. Dal punto di vista strettamente tecnico credo che si possa sempre migliorare e che suonare in tour sia un esame fondamentale per capire i propri errori e limiti. In questo momento sto perfezionando l"utilizzo di effetti e pedali per rendere i cambi di tempo ancora più efficaci in sede live. Il rapporto con Herman è fantastico. Lui è un chitarrista davvero impressionante e sono onorato di essergli amico e potere dividere il palco con lui. Credo che sia in assoluto il migliore dell"ultima generazione insieme a Laiho dei Children Of Bodom.

Il vostro disco anche a causa di date di pubblicazione non coincidenti in diversi paesi è stato messo online molto prima rispetto alla sua uscita. Questo vi ha creato problemi ? Non pensi che la musica abbia perso in parte il suo fascino dall"avvento degli mp3 ?
Trovo assurde le reazioni che si scatenano in conseguenza al leak di un album in rete. I gruppi major guadagnano già così tanti soldi che farebbero bene a tenere la bocca chiusa in merito. Quelli piccoli che naturalmente godono di una pubblicità inaspettata quando il proprio album viene scaricato online qualche settimana prima della sua uscita vengono subito accusati di avere messo in rete di proposito il disco come fosse uno sgarbo o ci si dovesse sentire in difetto. Personalmente avrei dei problemi se un mese prima dell"uscita del disco mi dicessero che fa schifo ma è da dicembre che riceviamo solo attestati di stima e complimenti quindi meglio non potrebbe davvero andare. Sono d"accordo con te che l"mp3 non ha certo lo stesso fascino di un vecchio vinile o un cd con la copertina, i testi e il supporto da potere sentire fisicamente tra le mani. Ma siamo nel 2006 e ostacolare la tecnologia non solo sarebbe impossibile ma comporterebbe problemi ancora superiori a quelli con cui dobbiamo già avere a che fare tutti i giorni. Basta pensare alle epidemie, alla sicurezza informatica e militare dei Paesi ma anche alla crescita dei bambini e l"infinita gamma di nuove modalità educative che si sono affermate.

"Trial Of Broken Hearts" è davvero fantastica. Vuoi parlarci di questa canzone ?
Trovo anch"io che sia uno dei pezzi migliori dell"album. Amo la sua progressione e le parti vocali sono ottime. Ci siamo ispirati a gruppi come Royal Hunt e Symphony X che in passato avevano tessuto trame molto ispirate a carattere prog pur non perdendo nemmeno un"oncia della propria potenza ed aggressività. Il risultato è stato così buono anche grazie al completo coinvolgimento di tutta la band in fase compositiva. Questo comporta che anche dal vivo sia uno dei nuovi pezzi che amiamo suonare maggiormente.

Quali sono i vostri obiettivi più immediati ? State già lavorando al nuovo materiale ?
In questo momento credo che sia giusto concentrarci su un tour che ci sta regalando tantissime soddisfazioni e ci permette di farci conoscere a tanta gente. Sul palco normalmente abbiamo trenta-quaranta minuti a disposizione e questo è molto elettrizzante perchè hai poco tempo per convincere chi ti sta di fronte del tuo valore e dell"onestà della tua musica. Tra qualche giorno saremo in Italia al Gods Of Metal e siamo orgogliosi di tornare a Milano e suonare in un palco così prestigioso. Sarù una grande festa.

 

 

Dragonforce
From UK

Discography
Valley Of The Damned (2003)
Sonic Firestorm (2004)
Inhuman Rampage (2005)
Ultra Beatdown (2008)
The Power Within (2012)
Maximum Overload (2014)
Reaching into Infinity (2017)