-Core
Steve Vai
USA
Pubblicato il 03/10/2009 da Lorenzo Becciani
Prima di tutto Steve vorrei ringraziarti per la disponibilità concessaci. So che non rilasci molte interviste e quindi è un grande onore parlare con te di "Where The Wild Things Are"...
Figurati Lorenzo il piacere è mio..
In verità questa è la seconda volta che parliamo perché ti avevo già intervistato qualche anno fa a Pistoia durante una delle tue apparizioni al Blues Festival..
Ho un bellissimo ricordo di quella città, si respira un"anima rock e blues..
Te pensa che vivo a pochi metri da Piazza Duomo..
Allora attenzione, la prossima volta potrei bussarti alla porta..
Saresti il benvenuto. Pensa che questa estate ho aperto il portone e mi sono trovato di fronte Sammy Hagar seduto sugli scalini..
Sono andato di recente a vedere i Chickenfoot e mi sono divertito davvero. Ho trovato Sammy e Joe in grande forma.
Dopo gli anni con Frank Zappa, David Lee Roth e Whitesnake non ti mance andare in tour con una band vera e propria?
Sarebbe divertente ma in questo momento sono in piena sintonia con i ragazzi della mia band. Ho trovato dei musicisti fantastici che mi permettono di variare moltissimo il tono e lo stile della mia proposto. Non potrei veramente chiedere di meglio.
Presentiamo i ragazzi allora. Cosa puoi dirci di Bryan Beller e Dave Weiner?
Non voglio essere noioso. Credo sia sufficiente vedere il dvd per rendersi conto del loro valore.
Però qualcosa su Ann Marie Calhoun me lo devi dire..
Trovo che sia una musicista fantastica, molto duttile e capace di esprimere una spiccata personalità.
Scegliere qualcuno per la propria band non è semplice perché oltre ad essere valido tecnicamente deve possedere un carattere molto forte per non creare problemi in tour.
Perché due violinisti?
All"inizio me lo sono chiesto anch"io ma mi sono detto che non c"era alcuna controindicazione. Al contrario il suono risultante è davvero unico. Poi amo i doppi, i gemelli...
Me ne sono accorto. Il video in cui presenti il Jemini Distortion è molto divertente...
E" stato sorprendentemente facile girarlo.
Cosa si prova a parlare con Steve Vai?
E" un bel tipo..
Come mai hai scelto proprio Minneapolis per registrare il concerto?
Trovo che sia una città molto musicale e lo State Theatre è un posto perfetto per questo tipo di cose. E" un teatro molto grande, con un"ottima acustica, un palco spazioso e diversi angoli da cui puoi riprendere la scena.
Cosa pensi che renda speciale questo dvd per i tuoi fans?
Credo che tutte le volte che hai l"opportunità di fare qualcosa di estremamente curato e approfondito sia speciale per i propri fans. Ho sempre avuto un pubblico fantastico e non smetterò mai di ringraziarlo.
Ho sempre apprezzato la tua capacità di fare "cantare" il tuo strumento...
L"unico modo per misurare la qualità di una melodia è quello di valutare l"efficacia e l"organicità della frase che viene composta dalle note. La chitarra offre una variazione infinita di toni e dinamiche, un po" come la voce di voi italiani che è molto diversa rispetto a quella delle popolazioni di origine anglosassone. Avete una capacità unica di dire la stessa cosa in tre-quattro modalità differenti. La stessa cosa che faccio io con la mia chitarra.
Da qualche tempo lavori con un"organizzazione che offre strumenti ai musicisti..
Ho fondato Make A Noise Foundation perché mi sono reso conto di avere un equipaggiamento tecnico per sei-sette persone senza avere pagato niente per procurarmelo. I miei strumenti e tutte le macchine da studio mi vengono regalati direttamente dall"Ibanez di cui sono promoter o dalle etichette o ancora dalle aziende di cui sono endorser. Un giorno ho pensato a quei chitarristi che non hanno i soldi per comprarsi una chitarra decente o addirittura per cambiare le corde e ho deciso di organizzare una raccolta di fondi e strumenti inutilizzati tra amici che avevo nel settore. Poi la cosa si è fatta più seria.
Hai altri progetti in cantiere?
Oltre a un progetto sinfonico a cui sto lavorando da più di un anno voglio pubblicare un disco e andare in tour con questi ragazzi.
Quale pensi che sia stato il momento più alto della tua carriera?
Spero debba ancora venire. Ho ricevuto gratificazioni tutte le volte che mi sono addentrato in nuovi territori per sperimentare tecniche o stili che non conoscevo. Adesso sto cercando di andare oltre, scrivendo una piece per orchestra che non sia legata ai vecchi stilemi ma rappresenti qualcosa di veramente nuovo nello scenario musicale moderno. Finchè moriro cercherò di evolvermi. Questo non significa necessariamente suonare più veloce degli altri ma raggiungere un rapporto sempre più intimo col proprio strumento.
Qualche mese fa hai partecipato al comeback degli Spinal Tap. Cosa si prova ad essere "Back From The Dead"?
E" stato un onore e un diverimento suonare su quell"album. 
Qualche nome nuovo che senti di proporci?
C"è questo ragazzo italiano, Daniele Gottardo, che recentemente ha sbaragliato la concorrenza al Guitar Idol. Ho partecipato al contest e l"ho trovato davvero strabiliante. Ha una tecnica di tapping formidabile e sono sicuro che ne sentiremo parlare presto.
Steve Vai
From USA

Discography
1984 - Flex-Able
1990 - Passion and Warfare
1993 - Sex & Religion
1996 - Fire Garden
1998 - Flex-Able Leftovers
2000 - The Ultra Zone
2005 - Real Illusions: Reflections
2012 - The Story of Light
2016 - Modern Primitive
2022 - Inviolate