Prima di tutto hai l’opportunità di presentarci il vostro nuovo cantante. Cosa vi ha spinto a scegliere proprio Guillaume ?
Guillaume Bideau è francese e celebre per la sua esperienza negli Scarve. Spiegare per quale motivo lo abbiamo scelto e’ semplice. Perché poteva darci tutto quello che chiedevamo. Ha una grandissima voce e può cantare qualsiasi cosa vogliamo da lui. Come persona è a posto e questo è un fattore molto importante per noi. Infine ci ha colpito la sua convinzione assoluta di essere l’uomo giusto al posto giusto. Questa serie di fattori ci ha spinto in questa direzione. Speriamo veramente di avere risolto un problema, quello del cantante, che per i Mnemic sembra non avere mai fine da quando abbiamo iniziato. Il nostro primo cantante Mark lasciò la band per farsi prete. Il secondo Michael per problemi familiari e ragioni economiche. Con l’ultimo poi è stato proprio impossibile lavorare per divergenze personali e musicali e quindi anche con lui abbiamo dovuto interrompere il rapporto. Ora sembra che il peggio sia passato. La nuova lineup è una bomba e non solo Guillaume sembra nel gruppo da anni invece che da pochi mesi ma ogni membro ha finalmente l’opportunità di dedicarsi esclusivamente al suo strumento ed a migliorarsi tecnicamente. Mi auguro con tutto il cuore che questa sarà la formazione definitiva da qui alla fine della band.
Come mai avete deciso di chiamarvi Mnemic ? Ha un significato particolare ?
E’ stato il nostro primo cantante Mark Bai a scegliere il nome. Viene dalla mitologia greca e significa qualcosa come ‘presta attenzione alla memoria’. E’ molto divertente sentirlo pronunciare in modo sempre sbagliato da chi viene ai concerti o ci intervista. Per quanto riguarda invece il significato personale che ognuno di noi può dare al nome così come al sound o alle parole più corrette per descriverci posso dirti che a me provoca un senso di progressione temporale. Mi ricordo esattamente come fosse adesso quando abbiamo iniziato, il materiale che componevo e le band che mi influenzavano allora e c’è un profondo legame con quello che compongo adesso. L’ultima band che mi ha influenzato sono i Meshuggah di ‘Nothing’ e ‘Catch 33’ per i quali provo una grandissima ammirazione.
I Fear Factory rappresentano realmente la vostra influenza maggiore come ha scritto gran parte della stampa ? Cosa pensi della loro recente evoluzione ?
I Fear Factory sono sicuramente uno dei motivi per cui abbiamo deciso di iniziare a suonare e formare questo tipo di band. E’ stato sette anni fa e sono assolutamente in disaccordo con quelle recensioni che non hanno fatto altro che compararci a loro. Suonare come loro è l’ultima cosa che vogliamo. A mio parere hanno pubblicato dei grandissimi album sia con Dino Cazares che senza, vedi ‘Archetype’ che è fantastico. Trovo invece che ‘Transgression’ sia una mezza delusione per il semplice fatto che al suo interno ci sono tante idee non espresse totalmente. Penso che Toby Wright non sia stata certo una buona scelta come produttore. In questo momento stiamo lavorando alla pre-produzione del nuovo disco con Christian Olde Wolbers e ascoltando l’incredibile lavoro fatto con i Threat Signal non possiamo che essere entusiasti della scelta di lavorare con lui.
Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo materiale ?
Sicuramente un sound molto diverso rispetto agli ultimi due album. Intanto abbiamo cambiato voce e questo apporterà certamente un cambiamento significativo sia a livello di stile che vocale e melodico in genere. Stiamo cercando di suonare totalmente aggressivi e sporchi ma allo stesso tempo di lavorare maledettamente bene con le parti melodiche. Quando abbiamo iniziato essere brutali e aggressivi era il nostro obiettivo principale. Cercavamo un impatto sempre più forte, massivo. Adesso mi sto veramente stufando di sentire tutte queste band uguali là fuori che vendono il culo per assomigliarsi l’un l’altro. Al disco lavorerà anche Warren Riker che si occuperà soprattutto delle drums. Adoriamo il suo lavoro sull’ultimo disco dei Down. Infine abbiamo collaborato su una traccia con Roy Z che ci raggiungerà presto in studio per registrare il suo assolo. Come vedi al disco non sta lavorando solo Christian ma diverse persone e questo perché sentiamo la necessità di pubblicare un disco che sia il più vario e completo della nostra carriera.
Ci sono delle band underground che ritieni particolarmente interessanti ?
Sinceramente non ascolto molti gruppi se non quelli con cui suoniamo insieme. Quando stacco con la band preferisco dedicarmi a mia moglie e alla mia famiglia. Mi piacevano moltissimo i Cromlech ma credo non esistino più. Trovo veramente preparati e validi sia i Dawn Of Demise che appartengono all’area newyorkese e gli Scamp che sono danesi come noi.
(parole di Mircea G. Eftemie)