-Core
Whitechapel
USA
Pubblicato il 26/06/2012 da Lorenzo Becciani
Questo è il quarto album. Come giudicheresti la vostra carriera fino adesso?
Ogni album nasce in fretta e ci facciamo sempre prendere dalla foga di completarlo e registrarlo. Anche stavolta è andata così ma essendo consapevoli di questo aspetto abbiamo fatto in modo che i dettagli fossero curati in modo più lineare. 
 
Possiamo considerarlo un nuovo inizio per la band? 
Non parlerei di nuovo inizio per il semplice fatto che siamo sempre i Whitechapel e stiamo cercando di mantenere i nostri fans interessati a quello che facciamo. Ci piace sperimentare senza uscire troppo dal seminato. Credo che sia il nostro lavoro più eccentrico ma non troppo diverso dagli altri. Solo un altro passo nella giusta direzione. 
 
Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare i nuovi brani? 
Registriamo sempre le idee che ci vengono in mente poi mettiamo tutto insieme e cerchiamo di trovare un filo logico. Ci sono voluti circa due mesi per portare a termine il processo. 
 
Quali sono le differenze principali tra 'A New Era Of Corruption' e 'Whitechapel' in termini di produzione?
In questo caso la band ha avuto più peso nelle decisioni. Su certi aspetti in passato erano prevalsi i pareri individuali invece questa volta ne abbiamo discusso insieme. Per il mixaggio ci siamo affidati al nostro produttore confidando nelle sue abilità. 
 
Come vi siete trovati con Mark Lewis? 
E' stato fantastico. Ha la testa sulle spalle ed è estremamente competente in ambito metal. Inoltre è una persona davvero piacevole con cui stare insieme. 
 
Lo avete scelto per il suo lavoro con DevilDriver e The Black Dahlia Murder?
Solo in parte. Ci ha aiutato durante le sessioni di registrazione di 'A New Era Of Corruption' e quindi sapevamo di cosa era capace. 
 
Cosa avete chiesto ad Aaron Marsh per quello che concerne l'artwork? 
Volevamo che la copertina sembrasse quella di un vecchio libro di pelle. La lama della sega rotante sembra inserita col fuoco.  
 
Siete maggiormente influenzati dalla scena death americana o da quella europea? 
Non c'è motivo di scegliere. Se ti piace qualcosa non importa da dove provenga. Sono cresciuto con decine di dischi metal europei ma ascolto ugualmente tante band americane. 
 
Perchè avete scelto 'Hate Creation' come anteprima dell'album?
A mio parere non è il pezzo migliore del disco ma rappresenta un buono spunto per capire quello che succederà dopo. Per questo abbiamo pensato fosse l'idea giusta. Abbiamo girato il video con David Brodsky in un posto sperduto nel New Jersey. Rispetto al passato è stato meno estenuante. 
 
Di cosa parlano 'I, Dementia' e 'Possibilities Of An Impossible Existence'? 
Le liriche non seguono un concept preciso anche se molte di esse hanno a che vedere con la stupidità e la crudeltà di quello che vediamo attorno a noi tutti i giorni. 'I, Dementia' parla di una persona che impazzisce perché sente due voci nella sua testa che combattono tra loro. 'Possibilities Of An Impossible Existence' descrive invece come ci si sente a perdere tutto quello in cui si crede nella vita. Viviamo in una splendida era ma non ci rendiamo conto che potremmo perdere tutto da un momento all'altro. 
 
Quali sono i vostri prossimi piani?
Dopo il Mayhem partiremo in tour con gli Hatebreed. Poi sarà la volta del tour europeo con August Burns Red e The Devil Wears Prada. Per questo disco abbiamo utilizzato un Kemper Profiling Amp e stiamo pensando di proporlo anche dal vivo.  
 
 
Whitechapel
From USA

Discography
The Somatic Defilement (2007)
This Is Exile (2008)
A New Era of Corruption (2010)
Whitechapel (2012)
Our Endless War (2014)
Mark Of The Blade (2016)
The Valley (2019)