Come sta andando il tour?
(Marc Hudson) Alla grande! Abbiamo appena terminato alcune date in Germania, Austria e Svizzera e siamo scesi in Italia per trovare delle temperature più accettabili.
Avete avuto l'opportunità di visitare Firenze questa mattina?
(Herman Li) Siamo andati a fare un giro e devo dire che abbiamo mangiato molto bene. Adesso ci riposiamo nel backstage, facciamo un pò di esercizio e questa intervista. Vadim sta scrivendo i testi per il prossimo album.
Siete soddisfatti del feedback ricevuto da 'The Power Within' fino adesso?
(Herman Li) Questa è un'ottima domanda. Essere soddisfatti dipende soprattutto da quello che ti aspetti. I fans hanno parlato molto bene del disco e non conta nient'altro per noi. Non è facile cambiare cantante ma Marc è stato accettato fin dal primo momento e questo ha rappresentato un grande sollievo. Cercavamo nuova dimensione ma anche un cantante abile a cantare le vecchie hit e siamo stati premiati dal pubblico. Devo dire che non abbiamo letto troppe recensioni. Sappiamo che il materiale è buono ma il resto è fuori dal nostro controllo.
Siete famosi per i vostri lunghi assoli di chitarra ed il mix tra suoni elettronici e metal. Non avete paura che questo possa diventare un clichè impedendo di giudicare correttamente se una canzone dei Dragonforce è buona oppure no?
(Herman Li) Le persone ti giudicano per qualunque cosa. Per un video, una canzone o un concerto. Il nuovo album è sicuramente più vario rispetto ai suoi predecessori. Non ci sono solo parti veloci ma anche midtempo e passaggi acustici. E' questo il motivo per cui abbiamo scelto 'Cry Thunder' come singolo. Abbiamo lavorato molto sulle backing vocals e trovo che sia più diretto. Se poi qualcuno vuole un altro 'Reing In Blood' degli Slayer allora è un altro discorso.
Vi siete formati tredici anni fa. Quanto è cambiato il vostro approccio compositivo in tutto questo tempo?
(Herman Li) Direi che è cambiato soprattutto dopo l'arrivo di Marc. Anche se buona parte del materiale era già scritto abbiamo provato molto tutti insieme prima di registrare i brani.
(Marc Hudson) E' stata una bella sfida ma sono certo che il prossimo album sarà ancora meglio. Ci sarà meno pressione per me.
Sono certo che avete raggiunto molti obiettivi in carriera. Quali sono i prossimi che vi siete posti?
(Herman Li) Non guardiamo così lontano. E' più qualcosa legato alla giornata. Per esempio quando siamo in tour vogliamo suonare meglio possibile. Ogni giorno impari qualcosa di nuovo perche' devi lavorare su ogni aspetto.
Qual è stato il problema più grande quando hai afferrato l'asta del microfono per la prima volta in sala prove?
(Marc Hudson) Non ero mai stato in una band del genere. Venivo da esperienze amatoriali ed era più una cosa psicologica. Avevo paura di sapere cosa pensassero.
Cosa ricordi del primo concerto con la band?
(Marc Hudson) E' stato all'Odissey Arena di Belfast di supporto agli Iron Maiden. All'inizio ero terrorizzato ma in un certo senso il fatto di avere davanti quindicimila persone mi ha aiutato.
'Fallen World' è stata segnalata come la vostra canzone più veloce. Come pensate di battere questo record?
(Herman Li) In passato ogni canzone aveva i soliti ingredienti mischiati insieme. Stavolta li abbiamo divisi spostando un pò più avanti il limite.
Quanto è complicato mixare un disco dei Dragonforce?
(Herman Li) Non è tanto difficile fare sentire tutti gli strumenti quanto renderli puliti. Per mixare 'The Power Within' abbiamo impiegato circa due settimane. In generale la produzione è decisamente più organica e live oriented.
Avete rappresentato una ventata di aria fresca per il power metal. In che stato di salute versa il movimento attualmente?
(Herman Li) Siamo nell'era di internet. Basta cercare in rete per trovare tante band simili ma non rappresentano certo una scena. L'undergroun è più unito ma non per questo è più unito. Il power metal è un genere molto difficile da suonare ed emergono solo le band che hanno veramente qualità.
Qual è la canzone più difficile da cantare nella scaletta di stasera?
(Marc Hudson) Direi 'Seasons' ma non sono spaventato dall'aspetto tecnico quanto dal riuscire a trovare spazio tra tanti musicisti bravi. Le luci spesso sono su di loro e devo trovare i tempi giusti per valorizzare il cantato.