Com'è l'inverno quest'anno in Finlandia?
Freddo, nevoso e buio come sempre. Lo amo in marzo quando il sole comincia a tornare a brillare e ci sono un sacco di campi nevosi illuminati.

Avevo amato alla follia 'New World Shadows' ma anche 'Beyond' è fantatico! Dobbiamo considerarlo come una progressione naturale oppure è un nuovo inizio per la band?
Anche noi siamo totalmente soddisfatti dell'album precedente e quindi ritengo che questo sia una progressione da quelle canzoni anche se abbiamo aggiunto nuovi elementi. Rispetto al passato 'Beyond' è certamente più melodico.

Tanta qualità è sorprendente visto che cambiate in continuazione line up. Ritieni che questa sia finalmente stabile?
La line up con Joonas e Erkki sta funzionando alla grande sia dal punto di vista strettamente musicale che da quello personale. La speranza è che questa nuova incarnazione possa durare in eterno.

Come avete scoperto le abilità di Joonas "Jope" Koto e Erkki Silvennoinen?
Erano entrambi vecchi amici della band e quindi è stato facile inserirli. Joonas aveva già sostituito il nostro precedente chitarrista Harri nel 2009 per qualche concerto ed abbiamo suonato insieme per dieci anni nei Malpractice. Erkki suonava negli Amoral con cui abbiamo diviso spesso il palco.

Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare le nuove tracce?
La musica è stata scritta in un breve periodo tra dicembre e gennaio dello scorso anno ma l'intero processo è durato diversi mesi. L'atmosfera in studio stavolta è stata molto più rilassata anche perché registrando da luglio a settembre avevamo parecchi giorni liberi durante la settimana. Questo ha alleggerito la pressione e di conseguenza fatto bene all'album.

Che tipo di vibrazioni ed atmosfere desideravate catturare prima che iniziasse il processo?
Avevamo fiducia nel materiale e sapevamo che sarebbe venuto fuori un gran disco. Il resto è storia. Abbiamo provato solo due-tre volte insieme prima di entrare in studio in modo da mantenere fresco il materiale. Altre band provano per mesi e finiscono per rendere eccessivamente educate le loro canzoni.

E' stato difficile mixare il master finale?
Se n'è occupato Dan Swanö ed ha svolto un eccllente lavoro. Ci conosce bene e quindi è facile collaborare. Trovare il giusto equilibrio tra i vari layers non è mai semplice. Ogni giorno ci spediva le anteprime delle canzoni via posta elettronica mentre eravamo in tour nel Nord America e ne discutevamo insieme. Le ascoltavo nel bus, nel camerino o dentro al locale da sobrio o ubriaco. Quindi le prospettive erano sempre diverse.

Com'è ripartito il songwriting all'interno della band?
Provare insieme è quasi impossibile perché viviamo lontani e siamo parecchio occupati. Sia per 'New World Shadows' che per 'Beyond' mi sono occupato in prima persona della composizione e degli arrangiamenti delle canzoni. Di solito registro dei demo a casa e li giro agli altri per avere i loro input. Jukka aggiunge le parti vocali e si occupa delle liriche. Joonas ha scritto 'Sonic Sign' insieme a me.

Puoi svelarci qualche dettaglio tecnico?
Le chitarre sono state registrate con EVH 5100 pt. 3 e Marshall JCM800. Il set è perfetto per le US Jackson RR e la signature Adrian Smith. Come microfoni abbiamo scelto Shure SM58 e Sennheiser 421.

Avete da poco girato un video per 'The Unknowing'..
E' stato molto veloce. Non eravamo presenti alle riprese esterne. Avevamo un concerto e sulla strada ci siamo fermati a scattare le foto promozionali e presso lo studio di Olli Lappalainen per il video. In qualche ora era tutto fatto. E' stata una giornata epica e l'idea dello slow motion ci è venuta per differenziarci da tanti clip metal dove le immagini scorrono alla velocità della luce. Credo che in questo modo le parti atmosferiche del brano vengano risaltate meglio.

Cosa ricordi delle registrazioni di 'Steal The Light'?
Eravamo giovani, per la prima volta in uno studio vero e quindi oltre ad essere eccitati non sapevamo esattamente dove mettere le mani. Ci fidammo ciecamente di Nino Laurenne dei Thunderstone e questo è il motivo principale di quel suono tipicamente power metal. Le registrazioni durarono cinque giorni e provammo come pazzi prima di entrare in studio.

Quanto è cambiata la vostra sala prove oppure il set up dello studio da allora?
E' cambiato tutto! Sono rimaste solo le Jackson RR perché sono le chitarre migliori in assoluto.

Di cosa parlano i testi stavolta?
Il tema principale è quello del dualismo del genere umano tra mente e resto del mondo. Ogni canzone racconta una storia diversa e rappresenta una prospettiva di questo problema. C'è un vuoto enorme tra ogni essere umano, ogni atomo, ogni stella con cui cerchiamo di comunicare o che proviamo ad interpretare. L'oceano stesso è un elemento simbolico, le acque possono essere calme o agitate.

Chi si è occupato dell'artwork? L'immagine mi ha ricordato le rive di Suonmelinna...
Olli Lappalainen per noi è come il settimo membro della band. Si è occupato delle copertine di ogni cassetta e disco dall'inizio. Abbiamo fiducia nel suo operato e quindi gli lasciamo carta bianca per le illustrazioni. Prende le idee ascoltando i pezzi per rappresentare un'immagine concreta di com'è la band in quell'esatto momento. Molti di noi provengono dalla città di Kotka che è sul mare quindi è naturale avere esaltato quelle rive.

Quale esperienza dal vivo ricordi con più piacere?
Il primo amore non si scorda mai quindi il primo concerto, il primo festival a cui abbiamo partecipato oppure il primo tour che abbiamo organizzato all'estero. Oltre a questo il Tuska 2011 è stato memorabile. Suonavamo a mezzogiorno e non pensavamo ci fosse troppa gente a quell'ora. Al contrario era strapieno e tutti urlavano come pazzi! Un altro bel ricordo è quello legato al recente tour in Giappone. E' un paese fantastico che non può essere paragonato a nessun altro.

(parole di Markus Vanhala)