L'etichetta vi ha presentato come gruppo sludge e black metal. Come descriveresti il vostro suono a chi ancora non vi conosce?
La gente spesso ci presenta come post hardcore o black metal. In ogni caso non cerchiamo di copiare nessuno ed il nostro obiettivo è quello di creare atmosfere pesanti, disperate, oppressive, intense ed esplosive con la nostra musica che può essere a volte eterea. Credo che il termine apocalyptic sludge si addica abbastanza.
Com'è la scena metal a Nantes? Ci sono altri gruppi interessanti?
E' una città molto dinamica per concerti metal e hardcore. Ogni settimana c'è la possibilità di vedere grandi band. Per esempio l'altro mese hanno suonato Taake e Hacride mentre ad aprile sono previsti Celeste, The Ocean, Benighted, Cryptosis e Gojira. Le Ferrailleur è una grande sala dedicata agli eventi metal e ci sono anche parecchi posti dove provare. Ti consiglio di ascoltare i nostri amici Healing e Taste The Void.
Come avete scelto il vostro nome?
E' stata una decisione complessa. Abbiamo cercato di trovare qualcosa che si addicesse alla musica ed al tema generale dei testi ovvero il perpetuo fallimento dell'essere umano nel suo porsi domande sull'assoluto. Volevamo un nome che rappresentasse il lato più malinconico e disperato della nostra musica. Antoine, il secondo chitarrista, è rimasto impressionato dal film 'Regarde les hommes tomber' di Jacques Audiard. All'inizio avevamo il timore di essere penalizzati scegliendo un nome francese ma la sua elitarietà è esattamente l'immagine che desideriamo dare della band. Lo troviamo originale e poetico. Il francese è una lingua stupenda.
Adesso prova a presentare l'album con un breve track by track...
L'album è composto da sette tracce tra le quali due strumentali. 'Prelude' apre le danze con un lento e potente crescendo. La title track è calma, malinconica, epica. Le ultime cinque tracce sono più o meno simili in un registro aggressivo e con parti strillate. Un paio di esse sono più brevi ed accessibili. 'Wanderer Of Eternity' è un modo eccellente per scoprire l'universo della band. 'Sweet Thoughts And Visions' è più melodica con alcune accelerazioni. Le tracce più estese sono 'A Thousand Years Of Servitude', 'The Fall' e 'Ov Flames, Flesh And Sins'. Vere e propri esplosioni di rabbia oscura. La prima parte lentamente e contiene riff black metal e spoken words. La seconda è costituita di atmosfere cangianti e melodie dark. La terza è l'apice dell'album. Questa canzone può essere paragonata ad un viaggio tormentato, il segnale di un'apocalisse irrefrenabile. Gli ingredienti sono passaggi eterei, riff sincopati, un pò di doom, parti vocali hardcore, voce narrativa alienante e non ultimo black metal devastante e potente.
Quanto tempo avete impiegato per comporre il materiale?
Ho cominciato a scrivere delle canzoni per conto mio. Era un lavoro molto introspettivo e personale. Poi gradualmente ho condiviso le demo delle canzoni con i miei attuali compagni. Si sono dimostrati subito eccitati e hanno deciso di prendere parte al progetto. Abbiamo lavorato all'album per circa un anno e mezzo prima di entrare in studio.
A quali album vi siete ispirati in termini di produzione?
Sono appassionato di musica classica e post rock. Ascolto Sigur Rós, Caspian, Envy e Mono. Tutti gruppi che ti fanno viaggiare con le loro atmosfere. Esattamente quello che volevo creare in maniera più oscura e con un leggero tocco di black metal nell'ottica di infondere disperazione alla proposta. Per essere totalmente onesto ascolto anche gruppi quali Secret Of The Moon, Enslaved, Emperor, Ulver e Deathspell Omega.
Perché avete scelto i Darkened Studios?
Sapevamo la qualità del lavoro di Nerik. Avevamo già collaborato in un'altra occasione e nutriamo grande fiducia nelle sue possibilità.
Puoi svelarci qualche dettaglio tecnico?
Abbiamo registrato in posti diversi. Una particolare attenzione è stata rivolta alla batteria. Volevamo un riverbero naturale e per questo abbiamo cercato uno spazio grande per registrare. Cercando tra vecchi edifici deserti abbiamo trovato un cantiere navale. Enorme, freddo, perfetto per quello che volevamo ottenere. Basso e chitarra sono state registrate in una baracca posta in un giardino trascurato. Parti vocali, mixaggio e masterizzazione sono state effettuate ai Darkened Studios.
Chi ha realizzato l'artwork?
Lo abbiamo chiesto a Fortifem. Ha preso ispirazione da diverse stampe di Gustave Doré. Avevamo suggerito di inserire la Torre di Babele sullo sfondo per illustrare il tema dell'album. Il fallimento del genere umano e la punizione divina.
Cosa desiderate trasmettere con le vostre liriche?
L'uomo desidera essere piu' grande della divinità, più grande di quello che è ed in questo modo continua a fallire nel suo porsi nei confronti dell'assoluto a causa della sua insignificante condizione di mero mortale incapace di comprendere tale immensità. E' una sofferenza senza speranza con un'inevitabile conclusione. L'uomo sara' sempre preso in trappola dai suoi bassi istinti, i suoi desideri ed il suo egoismo. Il genere umano, a partire dal desiderio di diventare migliore, trasformerà sempre il suo porsi nei confronti dell'assoluto in una forma di dominazione e controllo delle persone. Tale tematica è discussa in molte storie bibliche. Le vicende di Babele, Noè, Caino ed il rapporto tra Dante e Virgilio vengono espresse nelle canzoni. Questi esempi mostrano che l'immensità che ci circonda, che sia chiamata Dio o meno, porterà sempre l'uomo alla realtà, alla sua condizione mortale e senza senso. Hénoch è un appassionato di letteratura, esoterismo e storia delle religioni.
La scena black metal francese è davvero ottima. Quali sono le band che ritieni più interessanti?
Siamo conosciuti in tutto il mondo. Su tutti direi Deathspell Omega, The Great Old Ones, Otargos e Blut Aus Nord. Personalmente amo molto anche due gruppi svizzeri denominati Darkspace e Paysage D'Hiver.
Siete influenzati anche da acts norgevesi?
Naturalmente siamo fans di Emperor, Enslaved e Mayhem. Qualche giorno fa abbiamo aperto per il concerto di questi ultimi ed è stato un grande onore. Amo anche gli Ulver sebbene si siano distanziati dalla scena black metal.
Quale ruolo svolge la religione per la vostra arte?
Non crediamo in Dio e non siamo satanisti. Rispettiamo le credenze religiose delle persone. Per noi sono un'esclusiva fabbricazione del genere umano per denominare e materializzare forze ed immensità che non sono controllabili. Solo un mezzo per dare sicurezza effimera ad un'esistenza imprevedibile.
Nello specifico credete alla reincarnazione?
Non crediamo nella reincarnazione, nel destino e nel karma. Siamo tutte persone molto razionali.
Come siete entrati in contatto con Les Acteurs De L'Ombre?
Abbiamo suonato il nostro primo concerto nel maggio scorso con i Wolves In The Throne Room. Gerald ci ha notati e ha deciso di metterci sotto contratto.
(parole di Jean-Jérôme)